giovedì 2 luglio 2009

Cin cin

Abbiamo deciso di festeggiare fuggendo. Un brindisi sarebbe stato un po' banale in una famiglia dove il Galletto stappa, rotea, annusa e degusta una sera sì e l'altra pure, ma bisognava pure festeggiare in qualche modo questo suo essere divenuto ufficialmente un sommelier. Esame di stato tosto, ma superato brillantemente, Galletto felice ed io forse più di lui, perché non lo so mica se avrei sopportato altri sei mesi come quelli appena conclusisi. Così, mi ritrovo accanto un sommelier di quelli veri, con tanto di tazzina argentea attaccata al collo, che in realtà si chiama molto più nobilmente taste-vin anche se per me resta una tazzina, e un invito per una giornata di primo autunno da trascorrere in una famosissima azienda vinicola dove avverrà l'incoronazione. Mica poco per una gallina praticamente astemia che ancora non si è arresa. Comunque, dato che a parte questa buona novella il resto del mare resta grigio e cosparso di brutte notizie, lì per lì abbiamo pensato che alla fine ci fosse poco da festeggiare. Poi però ci siamo guardati negli occhi e li abbiamo trovati stanchi, dopo tanti mesi di lavoro e corse a destra e a manca, appannati, da preoccupazioni più vicine e più lontane, spenti, dal caldo che avanza e da una casa che non avanza per niente, e ci siamo detti che invece meritava festeggiare, eccome. Meritava festeggiare noi stessi. Una specie di investimento sulla salute, soprattutto su quella mentale. L'agenzia di viaggi ha quindi riaperto i battenti e si è messa al lavoro alacremente per cercare di trovare un piccolo luogo tranquillo che non sfori il risicato budget che abbiamo destinato ai festeggiamenti ma che riesca a regalarci qualche giorno tutto per noi e pare che a forza di navigare qualcosa di interessante sia emerso. Qualcosa da cogliere al volo, qualcosa che ci porterà in cima ad una montagna, tra boschi, prati e mucche al pascolo. A questo punto però non so se considerare irrilevante il fatto che le previsioni del tempo a lunga scadenza indichino una settimana intera di pioggia battente. Non so se ridere o piangere. Ma forse si sbagliano.

6 commenti:

becca54 ha detto...

E allora? la pioggia è ancora meglio, te ne stai tutto il giorno fra le coperte, leggi, risolvi qualche cruciverba se ti va, cucini, mangi, ridi, ascolti musica, cuci se ti piace, dipingi, guardi la tw e ti rilassi, ti ricarichiü io sono dell'avviso che le giornate uggiosissime siano meglio del sole, inoltre puoi provare la ricettina che ti ho scritto, perché sono curiosa!

Maurice ha detto...

Se ascolti i meteo, in cima ad una montagna, tra boschi, prati e mucche al pascolo piove sempre. Non badarci.

Anonimo ha detto...

salutami le alpi, non le vedrò ancora per parecchio tempo... e se piovenevicagela fatevi la maratona delle torte e cioccolate in tazza!

nebbiafitta

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

che importa come sarà il tempo, di sicuro col sole è meglio, ma l'importante è fuggire, staccare dal quotidiano... no?
tantissimi complimenti al Galletto!

CorradoT ha detto...

Ciao,
sono CorradoT, foodblogger di Firenze. Scuriosando in giro ho trovato il tuo blog e visto che sei toscana.
Noi foodbloggers toscani stiamo organizzando tra Firenze e Siena un "fettuta party", magari vuoi partecipare, tu e la famiglia.
Per dettagli, se credi, guarda il mio blog, 29/06 e giorni successivi.
CIAO

Monica ha detto...

Carissima
se piove ......... che importa.
Recuperate le coccole sotto le coperte che non vi siete fatti in tutto questo tempo.
Sia che siate solo tu e il galletto, sia che con voi ci sia la pulcina ........ le coccole familiari sono sempre belle, sanno di amore.

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