mercoledì 9 luglio 2008

Il sopralluogo

La stanchezza è così spessa che potrei tagliarla col coltello, inciderci un nome o un cuoricino con le iniziali, pure, come si fa sulle cortecce degli alberi. La sento, potrei toccarla perfino, che chissà com'è la stanchezza a toccarla, morbida o dura, sicuramente densa, compatta. Ed è talmente tanta da avere invaso tutto quanto, non solo le braccia o le gambe, come quando si torna a casa a piedi dal supermercato con le borse stracariche della spesa o si rincorre il bus per mezzo viale e lui ti parte comunque sotto il naso, ha raggiunto anche gli occhi, la testa e infine il cuore, appannando, ingrigendo, anestetizzando. E' così che mi sento, anestetizzata, e anche se non ce lo diciamo so che anche il Galletto si sente così. Spossati, stremati. Questi lavori durano da troppo tempo, siamo stanchi della polvere, della gente che lavora male e di quelli che non lavorano affatto, delle mattonelle sbagliate, delle misure sbagliate, delle giornate sbagliate. Sono talmente prosciugata di tutto da non rendermi neanche conto di quello che finalmente vedo, intravedo, annuso. Il parquet posato di fresco che risplende di luce, i pavimenti che presto saranno nuovamente la terra dove ritrapiantare le nostre radici, la parete da tingere di rosa acceso o tenue ancora non so, le finestre dalle quali si vede l'albicocco che seppur sofferente è sempre lì ad aspettarci. E' come se vedessi tutto attraverso un vetro, come se ancora non mi riguardasse, come se fosse irreale. Come se fosse troppo bello per crederci davvero.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Gallinella cara,
pensa a chi é stanco di prendere medicine, a chi é stufo di seguire terapie, a chi la fine non la vede neppure ...

Il tuo é solo un piccolo sasso sul tuo cammino.

Un abbraccio sincero
Lady Z.

cocozza ha detto...

E invece ci devi credere! anche se in una casa tua comunque non si finisce mai c'è sempre qualcosa da fare da cambiare da spostare da rivedere e il bello è proprio questo piano piano diventa sempre più tua un mobiletto un vaso un tappeto un quadro una pianta un disegnino della pulcina incollato sul muro
ti auguro il meglio cocozza

miciapallina ha detto...

DAi Gallinella!
l'incubo sta per finire e riprenderai possesso della tua casa!
Io non vedo l'ora da parte tua!
nasinasi

Anonimo ha detto...

Non dire così che mi spaventi, con quel che ancora mi aspetta quest'autunno!!

Ma sono certa che alla fine l'avrai, la casa dei tuoi sogni, e con il tuo grande buon gusto di donna di classe sarà bellissima!

Bacio
Sanibel

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