giovedì 17 luglio 2008

La fedeltà di Re Giorgio

Ancora una volta sono arrivata alla fine di uno dei suoi libri con quel misto di soddisfazione, ammirazione e nostalgia che ti resta sempre addosso quando si finisce un buon libro. Anzi, in questo caso mi è capitato ben sette volte, alla fine cioè di ognuno dei racconti contenuti nel libro. Racconti diversi tra loro ma tutti appassionanti, intrisi di mistero e sense of humour, capaci di raggelare il sangue ma anche di far scoppiare un'irrefrenabile risata, come mi è successo con l'ultimo personaggio, il giornalista a caccia di scoop. Sarà perché sono di parte, ma ho trovato deliziosa la descrizione dell'Elba e dei suoi abitanti fatta in uno dei racconti, così toscani e così simili al mondo che mi circonda e di cui faccio parte. Anche stavolta Giorgio Faletti, che ormai da un po' ho personalmente incoronato re di quel genere che sta a cavallo tra il noir, l’horror e la poesia, non mi ha tradita né delusa, ma ha saputo regalarmi delle bellissime emozioni, che mi hanno fatto fare le ore piccole divorando in fretta le pagine nel cono di luce dell'abat-jour. Vorrei poterglielo dire nuovamente a voce, guardando dritta in quei suoi sornioni occhi azzurri che mi ascoltavano in silenzio, forse perché le parole dei lettori son sempre le stesse o forse no. Se ricapiterà, caro Giorgio, stavolta ne vorrò due di cuoricini disegnati in prima pagina, proprio accanto al titolo.

8 commenti:

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

ciao Gallina...
la tua recensioe mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro (che cercherò di sicuro in biblioteca), anche se io di Faletti ho letto solo "Io Uccido" e non posso dire che mi abbia entusiasmato: la storia l'ho trovata molto originale, e anche come era svolta la trama, la suspance che creava, ma non mi è piaciuto molto lo stile... l'ho trovato un po' troppo americano, non so se rendo l'idea...
tu l'hai letto? e se si, che impressione ti ha fatto?...
mi farebbe piacere sentire un tuo giudizio...
:o)

Gallinavecchia ha detto...

@ i Filibustieri - è vero, "Io Uccido" era senz'altro molto "americano" nell'impronta ed io che sono un'appassionata lettrice di thriller americani non credevo possibile che fosse uscito dalla penna di un autore italiano! In ogni caso lo trovai scorrevolissimo, avvincente e originale - tutto quello che ci si aspetta da un buon giallo. Negli altri due libri invece è emerso un Faletti diverso, più psicologico in "Niente di vero tranne gli occhi" e più poetico in "Fuori da un evidente destino", che mi sono piaciuti entrambi molto, soprattutto l'ultimo, un giallo con risvolti paranormali che ho trovato davvero molto bello. Adesso è uscita questa serie di racconti un po' horror, diversi tra loro ma scorrevoli e ben scritti. Ancora una volta un Faletti diverso :-)

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

allora leggerò anche gli altri, mi piace quando uno scrittore si rinnova...
Grazie cara :o)
V.

Anonimo ha detto...

Sai quando da piccolo ti va in odio qualche cibo? A me è successo con il primo di Faletti: verso la 60-70esima pagina non sono più riuscito ad andare avanti. Ogni volta che c'era un discorso diretto virgolettato mi bloccavo di fronte alla banalità e all'assurdità dei dialoghi.
Da allora, nonostante mia moglie divori ogni suo libro, non sono più riuscito a leggerne una riga.

Anonimo ha detto...

Ciao quasiomonima: ho letto i tre romanzi lunghi di Faletti, e anche se non mi fa impazzire, è innegabile che ci sappia fare come scrittore. In particolare, mi è piaciuto "Fuori da un evidente destino", forse perché c'è una maggiore diluizione di sentimenti, con quel finale così azzeccato. E poi, da gallina a gallina, i suoi occhioni sono davvero magnetici :-)

GIAN CARLO ha detto...

Ciao, io ho letto tutti e tre i lunghi di Faletti, e mi sono piaciuti solo i primi 2.
Oltre un evidente destino è troppo simile ad un film(antecedente) horror di serie b(americano) e il suo prodotto mi sa di brutta scopiazzatura.
Per pre-concetto non mi piacciono i racconti(brevi) in generale, ho fatto qualche eccezione solo per S. King.
Anche a me piacciono nei romanzi le descrizioni che ricordano posti + o -conosciuti.

Mirtilla ha detto...

a me piace molto faletti,molto piu'come scrittore che come attore ;)

marge ha detto...

ho letto i primi tre di Faletti e li ho trovati molto benfatti e intriganti, generalmente non amo i racconti brevi per questo non ho comprato l'ultimo..però ci penserò se farlo

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