mercoledì 7 ottobre 2009

Un giorno in Franciacorta

Credo fosse dagli anni delle gite scolastiche e delle settimane bianche con le amiche che non facevo più un viaggio in pullman, con i ginocchi in bocca, le soste in autogrill e i cruciverba di gruppo, che tra una risposta e una risata abbiamo sconfitto un Bartezzaghi in meno di cinque minuti, ma anche se una partenza prima dell’alba ed un rientro a notte inoltrata restano comunque una bella sfaticata, l’atmosfera della gita di gruppo è sempre piacevole. Se poi la mèta di questo pellegrinaggio è una giornata in Franciacorta, sotto uno splendido sole autunnale, per accompagnare i novelli sommeliers in una delle più importanti cantine della zona dove tra una degustazione e l’altra di règie bollicine riceveranno il loro meritato diploma, allora anche la sveglia in orario antelucano diventa un piacere. L’emozione era tanta, e non solo in coloro ai quali di lì a poco sarebbe stato appeso al collo l’argenteo taste vin, ma anche tra i semplici accompagnatori, fidanzate, mariti, amici, mogli, come la sottoscritta, che percepivano ugualmente la tensione, la soddisfazione che faceva brillare gli occhi e anche fuoriuscire qualche lacrima di gioia a tradimento. Che buffo, e che bello, vedere tanti adulti, professionisti affermati, avvocati, medici, architetti o bancari, tornare indietro nel tempo e rivivere le emozioni del giorno della laurea o del primo colloquio di lavoro, vederli sorridere felici e brandire il diploma come fosse uno scettro. E poi la scenografia, che non poteva essere più bella. Le cantine storiche di Berlucchi, bellissime e austere, con migliaia di bottiglie in file ordinatissime, in attesa dei brindisi di domani, chi verrà stappata ad un matrimonio, chi ad un compleanno, chi ad un party e chi semplicemente per la gioia di godere di un vino prezioso fatto di centinaia di bollicine che magicamente danzeranno nel calice, come note musicali liberate nel vento. L’elegantissimo aperitivo servito nel giardino privato di Palazzo Lana Berlucchi, mentre tra una chiacchiera, una foto e un bocconcino di parmigiano, cammino su un prato verdissimo e soffice come un tappeto, racchiuso tra le mura antiche come in uno scrigno e mi sento avvolgere da un’incredibile aura di serenità, come solo certi luoghi sanno dare. Il meraviglioso pranzo nei pressi, circondati da olivi e vigneti, con la macchiolina blu del lago d’Iseo che brilla incastonata tra le montagne come uno zaffiro. Poi gli applausi, le foto di rito, i ringraziamenti, qualche risata e qualche sguardo velato. E’ giunto il momento di tornare a casa, tutti a bordo! come al ritorno da una gita scolastica. Chi ride, chi si addormenta, chi rivive ogni momento. Tutti stanchi, ma tutti, assolutamente, felici.



3 commenti:

Mammagiramondo. ha detto...

Deve essere stata senza dubbio una giornata indimenticabile. A me è sembrato essere lì con voi, tra le bottiglie, i prati, l'emozione. bellissima l'immagine delle bottiglie che domani verranno stappate in tante diverse occasioni.
E' stato un piacere leggerti.
Grazie.

Pandora ha detto...

Che emozione rileggere e rivedere quei luoghi...anche io a 35 anni, 5 anni fa, timida scolaretta ho preso il mio diplomino da Sommelier con l'A.I.S. delegazione di Brescia, dove vivo...auguri tanti al marito, x' come x la scuola, il vero conoscere arriva ora, un abbraccio Emi.

Carmine ha detto...

un bellissimo racconto di una vista originale

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