lunedì 21 luglio 2008
Le farfalle
L’ultimo bacio, poi ancora uno, e un altro ancora, anche sulla fronte mamma. Ti strizzo, ti sussurro all’orecchio che ti voglio tanto bene, sempre, ricordalo sempre. Anch’io mamma. Vai, divertiti, e se sarai felice tu lo sarò anch’io, mentre combatto con forza quelle lacrime antipatiche che stanno cercando di farsi strada a tutti i costi, meno male che indosso gli occhiali così non si accorgerà del luccichio nei miei occhi o penserà che sia la congiuntivite che mi perseguita da un paio di giorni. Vuoi vedere che alla fine è stata provvidenziale anche quella. Quanto sei carina con la divisa da lupetto, altro che grembiule, bisognerebbe dirlo alla Gelmini affinché le venisse un’ispirazione migliore. Sali sul pullman senza voltarti, cosa cavolo c’è nella mia gola, altro che groppo questo è un mattone, come avrà fatto a infilarsi fin lì. Poi attraverso il vetro del finestrino ti sbracci in saluti e io pure, giù dal marciapiede, mani di bimbi e mani di mamme, un tripudio di farfalle svolazzanti a dirsi ciao. Devi dirmi ancora qualcosa, che sarà mai, e ricorri all’alfabeto muto, sì proprio quello che ti ho insegnato io e che anch’io usavo quando avevo la tua età e chissà forse quando aveva la tua età lo usava pure la nonna. Veloce componi ti voglio bene. Le mie mani scattano e veloci compongono anch’io. Tu spalanchi la bocca in un sorriso e poi di nuovo le mani di tutti a sfarfallare saluti e mille baci che volano come api ronzanti. Il pullman si muove, ti seguo con lo sguardo, con il groppo e con una lacrima che alla fine è riuscita a farsi strada attraverso un ciglio. Ciao amore mio, divertiti. E soprattutto, sii felice.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
16 commenti:
Potrà sembrarti strano ma a distanza di tempo, la sensazione è sempre la stessa ogni volta che vanno via (ne ho 4), ci si abitua? No mai, però lo si gestisce meglio con il tempo..., un saluto
chi ce la farebbe,magari ce la manderei comunque,ma sarebbe uno strazio,se pensi che per mandare due giorni il cane in pensione quando mi sono sposata,sono andata a riprenderlo ancora con il velo in testa,pensa te con un bimbo!
Baci;valeria
Ma quanto sta via?
Fa male separarsi ma quanto è importante farli crescere fargli fare i primi passi da soli le loro esperienze e nello stesso tempo cresciamo anche noi impariamo piano piano a sopportare meglio l'assenza e pensare il meno possibile a tutte le cose brutte che proprio non se ne vanno!allora si inizia a pulire tutta la casa, nessuno deve far rumore altrimenti non senti il telefono poi piano piano inizi a sollevarti quando sai che è arrivata a destinazione e che si diverte un mondo,allora si inizia a tirare un sospiro di sollievo.
I miei da quando avevano 9 anni sono andati una settimana in Basilicata, sulla Sila,in Sicilia, quest'anno vicino a Viterbo io ce l'ho fatta ce la farai di sicuro anche tu e tutte le altre mamme,
forza che tutto passa cocozza
io ancora non sono a questa fase, il cucciolo è ancora troppo piccolo! ma la sensazione la capisco in pieno! Il mio primo strazio è stato quando l'ho messo al nido, ad un anno, ancora non camminava da solo ed era il mio topo, il mio piccolo piccolo topo!!! Il bello è che lui l'inserimento l'ha fatto neanche in una settimana, senza una lacrima e con dei gran sorrisi alle sue maestre!!! Contenta si che si trovasse bene, ed io lì con il magone *_____*'''!!!!
Un abbraccio giulia
Rito di passaggio, inizio del distacco... per noi mamme italiane e' sempre difficile!!
Ecco.
Che io c'ho gli ormoni in subbuglio stasera.
E son un po' triste. E un po' arrabbiata. E un po' non so.
So che queste righe di chioccia m'han fatto venire i lucciconi...
Bellamammagallinella...
L'unico branco a cui affidare la propria famiglia senza patemi d'animo, dove imparerà e crescerà in allegria e solidarietà. Ancora buona caccia!
Pardon, figlia, non famiglia.
...è venuto un groppo alla gola anche a me...anche se ne manca prima che il mio Pesciolino posso andare in gita/ferie senza di me..
Un abbraccio
Molto piacere di averti conosciuta, pensò di avere qualcosina in comune con te...torno a leggerti sicuramente.
Mammagolosa dalla Cina.
Maledetta lacrima, la mia, nel leggerti, e' stata piu' veloce....e' scesa subito. Non so se riuscirei a staccarmene, sta crescendo e prima o poi mi tocchera'. Con la tristezza nel cuore ma con un sorrio sul volto. Un bacio. Leggerti mi fa sempre riflettere :)
Sento alla radio di un campo scout allagato in provincia di ancona... i bimbi evacuati...io non so dove abiti tu.. ma mica la picci era lì?... accidenti che spavento quei poveri bambini...
La partenza per il loro primo campo! Nello stesso posto dove io, tantissimi anni prima, avevo fatto il mio! Che emozione! E quanti campi, quante partenze si sono succeduti poi, fino all'ultimo, della scorsa estate, veramente straordinario e difficile: la comunità di Taizè. E ogni volta sono tornati diversi, cresciuti, felici. E allora quell'emozione, quella stretta al cuore della loro partenza si è trasformata in un sorriso felice e orgoglioso.
@ Alianorah - una settimana... e mi sto rendendo conto che sette giorni sono lunghi in questi casi!
@ i Filibustieri - per fortuna non era quello il campo scout in questione, quando ho sentito la notizia ho avuto un attacco di tachicardia! La pulcina si trova nella campagna senese :-)
Uh. Arrivo qui dal blog di Magnolia e... mi stanno scendendo i lacrimoni.
La mia bimba è qui che mi chiede cosa c'è nel "compiuter" che fa piangere, e non so cosa spiegarle.
Ti abbraccio forte.
Posta un commento