mercoledì 17 giugno 2009

C'è da fare

Cielo bianco, afa, fiacca in quantità e dosi massicce di Polase che dovrei spararmi direttamente in vena per vedere qualche risultato. In giro si sente dire che con la fine della scuola le cose si calmano, i ritmi si allentano, c’è spazio per tutto. Forse a casa di qualcun'altro, perché nel pollaio pare che le cose non stiano propriamente così. Si continua a correre per accompagnare la pulcina al campo estivo e a correre per andare a riprenderla, proseguendo il giro senza neppure ripassare dal via, zaino al seguito e forasacchi nelle scarpe. C'è il controllo dentistico, e meno male che sembra che l’apparecchio stia funzionando a dovere, poi la libreria per ordinare il libro d’inglese per le vacanze e tappa dal fotografo per le foto della Comunione, che quando infine rientriamo alla base l’ora di cena è già passata da un po’ mentre la nostra è ancora tutta da inventare. In ufficio ho lo slancio di un bradipo, che già la voglia è quella che è quando ti sembra che tutto il mondo stia partendo in vacanza e tu una delle poche sfigate ancorate in città, senza che ci si metta pure l’impianto dell’aria condizionata che ha deciso di defungere e l’azienda che gentilmente ti fornisce in sostituzione un fiammante ventilatore a colonna in scatola di montaggio, che non sono mai stata brava con viti e rondelle, e avresti voglia di spiegargli dove potrebbero allegramente collocarselo, che quelle tristi pale di plastica riescono solo a mescolare il caldo con la polvere. Ci sono anche bagagli da preparare, ahimè, vista la mia nota avversione per questo passatempo, anche se spero si tratterà di un’operazione rapida e indolore, dato che riguarda solo la picci, beata lei, che trascorrerà la prossima settimana in riva al mar Tirreno, mentre noi faremo i pendolari del week-end, e so già che il silenzio che regnerà in casa durante la sua assenza non mi piacerà affatto. C’è un’amichetta della pulcina da salutare, e non riuscirò a farlo senza commuovermi, anche perché più che di saluti si tratta di un addio visto che c’è di mezzo un cambio di continente, e quando si hanno dieci anni non si ha molta voglia di lasciare per sempre tutto il tuo semplice mondo di bimba, di compagni di scuola e di danza, anche se il prossimo shopping sarà sulla Quinta. C’è da festeggiare lo scritto del Galletto che sembra essere andato decorosamente bene ma si fa finta di nulla, si sfiora appena il discorso, meglio non vendere la pelle dell’orso, sia mai che agli orali arrivi la stangata. C’è un imbianchino nuovamente tra i piedi, che quando arriva la bella stagione è bene non farsi mancare nulla, e via di rulli e pennelli che è un piacere, e un architetto uccel di bosco da rincorrere, che alla fine qualche benedetto mobile in questa casa lo vogliamo mettere o no?

3 commenti:

Günther ha detto...

una casa da lavori in corso come ti capisco, non mi sembra di finire mai

Anonimo ha detto...

accetta un consiglio antiafa; investi qualche euro in uno di quei ventilatorini cinesi da tenere sulla scrivania, alimentati dalla porta usb. oppure un paio di euro in più in un cosino uguale ma che vada a pile (ha il vantaggio che te lo puoi passare dietro la nuca, in caso di collasso imminente).
ad energia solare ancora non ne ho visti, purtroppo.

Nebbiafitta

Lenny ha detto...

Ciao,
c'è un premio per te:
http://lennypapi.blogspot.com/2009/06/premi-premi-premi-2.html

a presto,

Lenny

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