Capita che nel bel mezzo di una giornata piena e faticosa, umida e fredda, possa improvvisamente materializzarsi un’ora di buco, come si diceva quando andavo a scuola. La pulcina alla riunione del suo branco scout, il galletto ancora ben lungi dal rientrare, lo stirabile stirato ed il pulibile pulito. Caspita, pare quasi impossibile, ma sembra che abbia un’oretta tutta per me, o quasi. Così, unendo l’utile al dilettevole, metto un sottofondo musicale da pischelli, e decido di sfornare qualcosa che servirà alla nostra cena, improvvisando con quel che offre il mio frigorifero, icché c’è c’è, come si dice da queste parti, che di uscire ad acquistare gli ingredienti mancanti non ne ho la benché minima voglia. Un rotolo di pasta sfoglia fresca, una confezione di ricotta, uova, un po’ di prosciutto cotto… ma sì, qualcosa verrà fuori. Ed ecco come è nata questa torta salata, buona e veloce, che accompagnata da un’insalata è stata la nostra cena di ieri sera e che qualcuno mi ha già chiesto di rifare. Che sia stato merito di Lady Gaga?
Torta salata ricotta e prosciutto
Ingredienti:
un rotolo di pasta sfoglia fresca
250 gr. di ricotta
due manciate abbondanti di parmigiano reggiano grattugiato
due uova
150 gr. di prosciutto cotto
due sottilette
sale, pepe, prezzemolo
Preparazione:
Sistemare la sfoglia nella tortiera lasciando sotto la sua carta da forno. Bucherellare il fondo con una forchetta e coprirlo con alcune fette di prosciutto cotto, usandone la metà. Tagliuzzare finemente l’altra metà del prosciutto cotto e tenere da parte. Sbattere bene le uova, aggiungere la ricotta e mescolare bene, salare, pepare, aggiungere il parmigiano grattugiato ed un cucchiaino di prezzemolo tritato. Aggiungere il prosciutto cotto tagliuzzato e mescolare bene, poi versare il composto nella tortiera e livellarlo. Spezzettare le sottilette e cospargere la superficie della torta senza coprirla interamente. Infornare a forno già caldo e cuocere a 200° per circa 25 minuti. Lasciar raffreddare. Servire tiepida o a temperatura ambiente.
2 commenti:
a me le ricette "con quello che c'è c'è" piaccion tanto. alla pari dell'ora di buco che son sempre più rare. e avrei fatto lo stesso. musica pischella e via andare. dopo il carcere poi...saper di poter pensare a voce alta...
Questa è una ricettina di quelle che ti salvano e ti fanno fare un'ottima figura.
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