lunedì 28 febbraio 2011

Lungo la via

Ci sono volte in cui il mio scudo cade. Forse perché mi sono distratta o forse perché è semplicemente troppo pesante e in certi momenti il braccio non ce la fa proprio più a sostenerlo. In quei momenti non lo raccolgo subito e lo lascio in terra, per provare a guardarmi dentro. Mi sono trovata nuda, indifesa, stanca, mortalmente sola. La consapevolezza del vuoto intorno, del silenzio, delle mille parole che non arriveranno mai mi ha fatta stare veramente male. Non mi piace quello che vedo ma so anche che non farò nulla per cambiarlo, e non so se odiare di più questa certezza o la paura che mi assale anche solo a sfiorare col pensiero una soluzione minimamente diversa. Vado avanti continuando a ripetermi che le strade imboccate si devono percorrere fino in fondo, che si cambia direzione nei vicoli e nei sentieri ma non lungo la strada maestra. Così procedo a testa bassa, anche se la tristezza a volte è davvero tanta e non posso fare a meno di farmi mille domande, con la stupida speranza che alla fine del percorso la mia costanza sarà ricompensata. Facendo finta di non sapere che quella che sulla quale cammino è solo una via stanca, e non l’arcobaleno.

3 commenti:

viola ha detto...

Penso che le strade intraprese vadano seguite se non si trasformano in tunnel senza vie d'uscita. Mi è successo in passato di trovarmi in una situazione del genere ed ho scelto di cambiare strada, senza sapere come sarebbe stato dopo, ma così non potevo proseguire. Riguardo al sentirsi mortalmente sola...conosco la situazione...come ci si sente...E non è tanto il sentirmi sola oggi che mi fa male, ma la certezza che lo sarò per sempre

Anonimo ha detto...

Cara Gallina,

anche io so come ci si sente... vorrei dire tante cose ma sarebbero forse inappropriate. Ti mando solo un abbraccio e una carezza, ricordandoti che non c'è mai una strada sola, o per lo meno, c'è sempre qualche deviazione.
Con affetto,

A, che non commenta quasi mai, ma ti legge sempre.

The Doctor is in ha detto...

gallina, quanto ti capisco, quante cose in comune e quanto veleno lasciato lungo quella strada che non volevo lasciare e ho dovuto... appena posso ci devo scrivere su un post... perchè, sai che c'è? proprio venerdì, da quella strada, mi hanno chiamato per sapere se volevo tornare indietro e, per la prima volta, ho detto che volevo arrivare alla fine della strada nuova... a volte le cose cambiano... spero possano cambiare anche per te...

(p.s. io ai 40 non ci sono ancora arrivata, ma poco ci manca e la mia bimba di due anni è uno dei motivi per cui ho lasciato la strada vecchia per la nuova!)

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