mercoledì 17 novembre 2010

San Martino di notte

Spero di arrivare presto in fondo a questa dolorosa operazione. Non solo perché ogni cosa che guardo e che tocco mi fa rendere conto sempre un po’ di più di ciò che significa davvero, che quel pezzo di vita si sta chiudendo per sempre, non solo per i miei genitori che mi chiedono come sta andando in un modo strano, freddo, quasi distaccato, e non solo per il fatto che si trovano in un letto e su una sedia a rotelle tra le mura di quella che è diventata la loro nuova casa, ma anche perché è stato come aprire un cassetto pieno zeppo di ricordi e venirne travolta. Un cassetto che un bel po’ di tempo fa avevo accuratamente chiuso a chiave sperando di dimenticarmi della sua esistenza. Un fiume, un fiume in piena di momenti, di facce e di luoghi, maledettamente difficile da arginare adesso. Un’alluvione di emozioni che mi ha invasa senza pietà e dalla quale non riesco a liberarmi. Impantanata nei ricordi. Ho ritrovato i miei diari, credevo di averli buttati via ed invece erano ancora lì, un gruppo di quaderni in fondo ad un cassetto. Anni di inchiostro, molto del quale scolorito dalle lacrime che cadevano giù mentre scrivevo. Ho letto solo qualche frase, poi non ce l’ho fatta e li ho strappati. Stavolta li ho buttati via davvero, ma non è servito a non far riaffiorare il dolore. Così ripenso a cosa sarebbe potuto essere se. Se fossi stata più forte, più sveglia, più egoista. Se solo avessi creduto un po’ di più in me stessa. Ritrovo tutti i miei pensieri, intatti come cristalli rinchiusi per anni e riportati alla luce, forse un po’ polverosi ma perfettamente integri. Nomi e volti. Un panorama fantastico fatto di montagne aguzze nella notte blu. Il mio cuore che galoppava selvaggiamente alla vista di quel sorriso che non ho mai dimenticato. Il silenzio assordante della mia solitudine. Non riesco a smettere di guardare indietro anche se so che adesso posso soltanto guardare avanti.

San Martino di notte

Velluto nero
questo cielo di montagna
e mille stelle brillanti
come sassolini d’argento.
E questo alito di aria fredda
mani gelide e cuore caldo
guardare con occhi insaziabili
e spaziare
nell’oscurità
tra le cime buie degli abeti
e scoprire, attoniti
quel merletto di Dio
che si staglia contro il blu;
un pizzico di polvere di luna
e fiocchi di nubi solitarie.

4 agosto 1985

10 commenti:

Alessandra ha detto...

Bella la poesia.

Non ti conosco (cioe', sono capitata qui un paio di volte), e non so se e' opportuno lasciare un commento o meno.

Per me la vita e' come una spirale, si va avanti ma girando torno torno ci si avvicina a tanti 'indietro', non si possono afferrare, ma ci si passa molto vicino, si vedono, si sentono, e piu' gli anni passano piu' i cerchi della spirale si allargano e all'improvviso incontri i punti che erano lontani, mai scordati, solo lontani, lontani abbastanza per non far male. Ma poi li rincontri, fanno male, e poi ripassano.

E si incontrano anche le vecchie gioie.

Un bacione
Alessandra

PaolaFrancy ha detto...

ti capisco. anche per me e' cosi', e' proprio il mio carattere.
io proprio non riesco a non guardarmi indietro. pero' non posso che consigliarti di non farlo, perche' guardando solo avanti soffriresti - soffriremmo - molto meno.
un abbraccio, sempre piu' forte
paola

Anonimo ha detto...

"Ogni vita è quella che doveva essere"
Cesare Pavese con questa semplice affermazione risulta tanto più consolante di mille giri di parole.
Carla

DaniVerdeSalvia ha detto...

Lo prevedevo, anche per la mia recente e laterale esperienza. Dice che ci vuole. Che questo tuffo zavorrato nel baratro dei dolori passati serva a lascerceli alle spalle. Io credo che così sarà per te. Ricordi, molto tempo fa ti ho detto di fare il morto. Te lo consiglio nuovamente, che tanto altra opzione non la hai. Ma opponi alcune razionali resistenze all'annientamento: non leggere niente, butta via più che puoi, ed anche molto di più.
Innanzi, Sister!

cristina ha detto...

ormai il tuo blog per me è diventato un appuntamento fisso passo leggo rido o mi commuovo e a volte anche se non so quanto opportuno sia , lascio un commento.Il post mi ha commosso poi ho letto la poesia ho letto la data 4 agosto 1985 e mi è successa la stessa cosa che è succesa a te con i quaderni.Indietro guardo e vedo una ragazza appena diciottene con una piccina in braccio di venti giorni sta alla finestra è notte e aspetta il padre della sua piccina che arriva sempre più tardi fa molto caldo anche se è notte si alza un filo di vento che forse attenua il caldo ma non la mia ansia per il fururo non so se riuscirò a fare tutto quello che deve fare una mamma se saprò affrontare tutto qullo che la vita a in serbo per me. Ricordo cosi bene quella sensazione la morsa allo stomaco e tutto il resto anche oggi che di anni ne sono passati 25 che la piccina è una fantastica giovane donna e allora mi impongo di guardare avanti anche se la vita non mi ha risparmito brutte sorprese io chiudo il conto sempre in positivo comunque e cerco con tutte le forse di ricordare il brutto il meno possibile! ti abbracci Cristina

Gallinavecchia ha detto...

@ Alessandra - se dopo aver letto affiora alle labbra un commento, qualsiasi esso sia, io penso che allora sia sempre opportuno lasciarlo. Grazie per averlo fatto, mi ha fatto piacere e mi è piaciuta molto la tua visione dei cerchi della spirale, credo sia proprio così. Un abbraccio down under ;)

@ Cristina - anche a te dico la stessa cosa, un commento spontaneo non è mai inopportuno. Grazie, le tue parole sono state preziose. Un bacio.

@ Paola, Carla, Verde - vi abbraccio

viola ha detto...

QUALCHE ANNO FA HO RILETTO I MIEI DIARI E POI LI HO BUTTATI. MA QUELLO CHE AFFIORA E SPESSO MI INTRISTISCE E' L'INFANZIA. RIVEDO LA BIMBA CHE ERO, I SOGNI, LE SPERANZE... E QUELLA BIMBA MI FA UN PO' PENA. SE AVESSI..SE NON AVESSI DETTO, FATTO... MA STO VIVENDO L'"OGGI". DOBBIAMO CERCARE DI GUARDARE AVANTI, DI PENSARE A CIO' CHE ABBIAMO E NON A CIO' CHE CI MANCA. UN ABBRACCIO.

Sally ha detto...

Resisti gallina, nulla per caso. Magari ora fa male, ma un giorno servirà anche aver passato questo.
Se ti va di passare da me, trovi un piccolo premio per te.
Te lo passo con grandissimo piacere, per ringraziarti di tanti post così belli.
Un saluto,
Sally

Gallinavecchia ha detto...

@ Sally - grazie infinite :)

Erre54 ha detto...

cinque anni fa ho perso, in due mesi, i miei genitori.Per un mese ho inscatolato tutto quello che potevo portare via e metterlo a casa mia, .gli scatoloni sono ancora li, li apro e li chiudo..ma sono felice, perchè ho scoperto attraverso lettere ,documenti , foto ,la grande felicità e bonta dei miei genitori e guardo avanti per loro

LinkWithin

Blog Widget by LinkWithin