lunedì 3 agosto 2009

La cena delle gerbere

L'importante è l'occasione, il saperla cogliere. Che poi sia in anticipo o in ritardo, come questa cena, non ha molta importanza, ormai ci abbiamo fatto l'abitudine a spostare il compleanno della picci sul calendario come una pedina sulla scacchiera. E' stato bello esserci, noi tutti, intorno al tavolo allungato e apparecchiato per tanti, con chiacchiere, risate, pacchetti da scartare e dieci candeline rosa, un po' glitter e un po' stripe, da accendere al momento giusto e soffiar via in un lampo. C'è stato un attimo mentre mangiavamo che ho ascoltato l'aria intorno a me, non con gli orecchi ma bensì col cuore, ed ho pensato che non vi sia momento più dolce e sereno di una serata così, tra le persone più care, riunite per far festa alla picci ma anche un po' a noi stessi, dove si parla di tutto, senza formalità, che tra di noi quella parola davvero non ha significato. L'aver trascorso tante ore in cucina, che sebbene il menù comprendesse solo cose fredde ci sono stati molti lunghi momenti di acqua bollente e forno a duecento, mi è sembrato il più bel regalo che abbia potuto fare a me stessa, per la soddisfazione che il creare con le mie mani da sempre mi dà e per la gioia dell'aver condiviso tutto con gli altri. Altri che hanno apprezzato moltissimo peraltro, dagli spiedini di melone alla sfiziosissima mousse di rucola di Alex, dal farro mediterraneo all'appetitosa sfoglia di pomodori di Sigrid, alla torta di wurstel espressamente richiesta dalla picci, passando da un'insalata croccante ed arrivando al fiordilatte ai frutti di bosco portati a casa dalla montagna fino all'acclamatissima torta Smarties, che da sempre faccio segretamente con le buste e che sempre poi tutti mi dicono ma come fai a farla così buona, che poi che c'è di male quando anche Ferran Adrià miscela i suoi manicaretti con polveri e bustine. E poi la picci, che improvvisamente mi abbraccia e mi susurra, grazie mamma, di tutte le cose buone che hai preparato e della bella tavola che hai apparecchiato per me, con i menù stampati come al ristorante e quelle gerbere rosa così carine, che non sa che quando le ho scelte ho pensato al colore delle sue gote accese di felicità.

5 commenti:

thecatisonthetable ha detto...

Uffi.

Facciamo che me lo dici all'inizio, quando scrivi queste robe qui, così io il kleenex lo tengo pronto in mano?!

;-)

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Che splendida tavola. Sono contenta che la mousse sia piaciuta.
È sempre un piacere leggerti
Ciao
Alex

Carmine ha detto...

vedi anche i ringraziamenti da lacrima, vedi se tanto si semina...

Lenny ha detto...

siete sempre teneramente bellissime voi due ;)

Mammamsterdam ha detto...

Tu sei sempre molto dolce e poetica, però è vero che quando parli della picci raggiungi vette sublimi che mi fanno venire le lacrime agli occhi. 10 anni, che roba.

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