mercoledì 11 luglio 2007

Ricordi a colori


Fino a un po’ di anni fa, al rientro da una vacanza c’era il rito del far sviluppare le fotografie, dal fotografo di fiducia, non fosse mai che qualche rotolino prendesse luce o andasse smarrito. Passavano in genere diversi giorni prima di poterle andare a ritirare, che trascorrevo con ansia e impazienza e quando poi mi ritrovavo quella busta di carta tra le mani non potevo aspettare di essere tornata a casa per aprirla: mi fermavo per strada, nell’androne di un palazzo o su una panchina del parco e davo furtivamente la prima occhiata a quei ricordi stampati su carta a colori. Nello scorrere le immagini tra le dita, qualcuna sempre mossa o sfuocata, rivivevo il piacere della vacanza trascorsa, ricordando perfettamente di ognuna la luce, gli odori e i sapori, mentre un sorriso mi increspava le labbra. Le meraviglie della scienza e della tecnica hanno fatto sì che adesso tutto ciò possa avvenire immediatamente subito dopo lo scatto, valutando, modificando, salvando o cestinando, togliendo un po’ il sapore a quelle emozioni che mi procuravano l’attesa e la sorpresa. Ma siamo nell’era dell’immediatezza, e bisogna adeguarsi. Stavolta, nonostante avessi frettolosamente scaricato le foto appena tornata e avendone certamente già guardata qualcuna, quando ieri sera con calma ho iniziato a farle scorrere sullo schermo, luce bassa e tranquillità, non c’è stato digitale o analogico che tenesse, le emozioni sono esplose tutte, ugualmente, gonfiandomi il cuore al ricordo dei bellissimi momenti trascorsi. Ho rivisto mia figlia, a caccia di conchiglie e ossi di seppia, capelli svolazzanti e risate birichine, lettrice pomeridiana e diva in posa sulla scogliera, emozionata al battesimo subacqueo e fradicia e infreddolita dentro l’asciugamano. Ho rivisto mio marito, burbero e tenero, capelli dritti di sale, far volare l’aquilone, tra immersioni infinite, pennichelle e abbracci stritolanti alla sua picci. Ho rivisto me stessa, rilassata e felice, piedi scalzi e ciuffi di capelli dispettosi, soldatino senza piedi sul bagnasciuga, cuoca improvvisata, costumi da sciacquare e litri di crema solare. Ho rivisto quei luoghi, così belli da togliere il fiato, mare sabbia sole vento cielo nuvole e nient’altro, ombra di pini e macchie di ginepro, scogli rossi, gabbiani solitari e vele colorate. Ho sentito nuovamente quell’esplosione di tranquillità, gioia e allegria e ho cercato di trattenerla dentro di me, come una riserva preziosa di colori da usare nei momenti grigi che prima o poi, come sempre, arriveranno.

1 commento:

ruben ha detto...

Che bello! Mi hai fatto venire una voglia di queste vacanze... ma proprio "Queste" vacanze! Un bacione!

PS. come volevasi dimostrare la foto ancora non l'ho fatta. Ma i buoni propositi ci sono...

LinkWithin

Blog Widget by LinkWithin