mercoledì 15 giugno 2011

Luna rosa

Che luna stasera, una guancia appena incipriata nel cielo d’inchiostro. Un’eclissi che non era un’eclissi, non come te la immagineresti, insomma, la luna c’era, ma era come se avesse lasciato solo la sua ombra, delicata, una vestaglia rosa caduta ai piedi del letto a ricordarti colei che fino a poco prima era lì. Quasi timida, riservata, lo sguardo velato, così diverso dal solito bianco luminoso e spavaldo. Sembrava malinconica, un po’ come me, che mi sono seduta al buio nel prato, circondata dagli olivi e dagli schiamazzi lontani dei lupetti che festeggiavano l’ultima sera di branco. Guardavo il suo pallore rosato e mi sembrava di vedere me stessa, un po’ chiusa , come sono in questi giorni, un po’ arrovesciata, troppo sensibile ed a tratti tesa come una corda di violino. Lei, albicocca stesa su un drappo di velluto, ed io, sognatrice in un prato di seta. L’ho trovata bellissima, fragile, impalpabile. Amica. E mentre i grilli cantavano, ho sentito l’ansia lentamente svanire, dissolversi, volare via piano, mescolarsi al pulviscolo rosato di questa romantica notte di eclisse e, finalmente, ho respirato.

Nessun commento:

LinkWithin

Blog Widget by LinkWithin