mercoledì 25 maggio 2011
Di luce e batticuore
Fuori è già buio, abbiamo finito di cenare tardi stasera. Attraverso la zanzariera mi arriva il silenzio della notte appena iniziata. Esco in giardino per scuotere le briciole dalla tovaglia e lasciarle in dono ai passerotti che domattina banchetteranno allegri quando noi ancora staremo dormendo. Non accendo la luce esterna, ormai i due passi da percorrere li conosco a memoria, e poi dalle altre persiane esce comunque il riverbero della televisione accesa. Vengo avvolta dal buio e dal profumo inebriante del gelsomino che con questo caldo è già completamente fiorito e resto lì, ferma, la tovaglia buttata su una spalla come un mantello, ad annusare l’estate che sembra davvero già arrivata. Poi, improvvisamente, mi accorgo di loro. Omioddio, ma sono tantissime. Ma cos’è, un esercito, un raduno, un assembramento, un corteo non autorizzato? Magari a guardare attentamente si distinguono cartelli e megafoni. Ma no, che sciocca, loro sono lì a fare vasche su vasche, come la domenica pomeriggio lungo il corso, per vedere e farsi vedere, col vestito buono, quello dello struscio per le vie del centro. Beh, di sicuro l’abito è proprio quello da gran gala, che nemmeno al red carpet più trendy del pianeta si è mai vista una mise più fashion di questa. Un abito da sera fatto interamente di luce, luce purissima e magica, che per brevi istanti illumina le foglie, i fiori e il muro del mio giardino di una poesia incredibile, istanti scanditi dal battito di tanti piccolissimi cuori. Resto lì ipnotizzata a guardarle, ne seguo i movimenti, le studio, rapita dalla loro magia. La pulcina mi raggiunge e ci godiamo insieme lo spettacolo, abbracciate, mute e affascinate, fino a che una di loro si infila dentro un fiore di rododendro trasformandolo in una lampadina fucsia intermittente, facendoci scoppiare a ridere. Rientriamo e ci prepariamo per andare a dormire, ma la notte sembra improvvisamente più dolce, più amica. La magia delle lucciole è ancora dentro di noi.
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1 commento:
A me è decisamente andata peggio in quanto al tipo di insetto. Lo puoi vedere se vuoi sul mio blog e comunque trattasi di api. Simpatiche, per carità! Ma potenzialmente un pochino più "invadenti" delle tue poeticissime lucciole.
Ciao.
Silvia, Sr.
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