giovedì 19 giugno 2008

Il forziere

C'era una volta un mercoledì, di quelli semplici e banali proprio in mezzo alla settimana, che ancora non si comincia a pregustare l'imminente weekend ma che quello trascorso lo si è già quasi dimenticato. Di quelli che il lavoro abbonda sulla scrivania e il telefono squillerà in continuazione ma che, sai che ti dico?, oggi faranno a meno di me, che proprio a metà settimana in un giorno che nessuno pensa si possa partire per le vacanze, la pulcina parte invece per il mare, beata lei, e la Gallina ha deciso di accodarsi al Galletto e accompagnarla sul luogo del delitto. La macchina corre veloce sulla superstrada incrociando solo camion, trattori e macchine di rappresentanti ché chi vuoi che vada verso Grosseto in un mercoledì di Giugno che ha piovuto fino a ieri e ascolto silenziosa il suo incessante cicaleccio provenire dal sedile posteriore, che spazia dai compiti per le vacanze alla quantità di crema solare da spalmarsi, dall'emozione non ancora evaporata del recente saggio di danza alla richiesta di poter portare in spiaggia il giochino elettronico del momento. Ascolto in silenzio ma incamero tutto, cercando di memorizzare ogni sillaba, ogni inflessione, quel modo di ridere tutto suo, quel tono piccato e petulante di quando vuole aver ragione a tutti i costi. Metto via tutto nel forziere e chiudo a chiave che non sfugga nulla, nemmeno un respiro, ché già so che nei prossimi giorni vi dovrò attingere quando il silenzio in casa si farà assordante e mi mancheranno i suoi abiti da mettere a posto, i giocattoli sparsi, i baffi di Nutella, le sgridate da fare e i baci da prendere. Anche se questo periodo sarà in un certo senso una vacanza anche per me e attaccherò il cartello Chiuso per Ferie sul mio ruolo di mamma, so che mi mancheranno tanto anche i miei uffa e miei basta. A metà strada incontriamo il sole, quello brillante ed estivo che non poteva mancare, che ci accompagna fino a destinazione e mentre i raggi penetrano nel folto della pineta proiettando ovunque quelle immagini di vacanza che mai avrei pensato di incontrare in un mercoledì semplice e banale di metà Giugno, respiro il vento di mare, le sistemo gli abiti nell'armadio e la osservo mentre a testa china è già alla ricerca dei tanto amati pinoli, che qui non si fanno certo attendere. Un abbraccio forte che vorrei non finisse mai, baci sparsi sui capelli e sugli occhi e poi di nuovo in auto alla volta di casa, che come previsto mi accoglie buia e silenziosa. Mi sorprendo ad apparecchiare la tavola per tre e poi a dover togliere quel coperto in più, con un sorriso e un filo di malinconia. C'è sempre il telefono, ma mi rincuora sapere che, soprattutto, c'è sempre il forziere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

un'altra dose di "pelle d'oca"

un abbraccio
Lady Z

miciapallina ha detto...

e ci sono gli amici con te.... quelli reali e quelli "virtuali"!
E chi ti lascia ?
nasinasi

Back in the USA ha detto...

Anche la mia piccola andra' in campeggio a meta' luglio. Ora preparo il mio forziere da aprire all'occasione.
E' vero, la casa e' cosi' silenziosa da fare quasi male, quando i figli non ci sonoTornera; presto a cinguettare a casa.

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