martedì 7 aprile 2009
Prove tecniche di trasmissione
Sarà la primavera, chissà, o forse solo la stanchezza accumulata durante i mesi invernali che stenta a sciogliersi sotto i raggi del sole, e mi ritrovo così, appannata come un vetro, con la voglia di passarci un dito sopra e farci un ghirigoro o magari solo scriverci ti amo. Questo senso di nebbia non se ne va e mi accompagna ormai da molti giorni, un'inquietudine latente che mi si appiccica alle spalle e nonostante le spallate non riesco a scrollarmela di dosso, una vespa insistente così attratta dal mio profumo che non c'è verso di farle cambiare rotta. Però ci si prova. Rovistando nell'armadio alla ricerca di qualcosa che non sia lana e non sia nero e si indossa trionfante un bianco e fucsia che mette allegria solo a guardarlo con tanto di collanona in tinta in tulle e crochet. Ci si prova cercando di non annegare in questo fiume di notizie di morti e devastazioni, dove il giornalismo e la ricerca incessante della notizia spesso rasentano lo sciacallaggio mediatico, che ad un certo punto ho dovuto spengere la televisione perché mi sembrava di sentir tremare il pavimento quando era soltanto il mio cuore, e finalmente, nel silenzio, ho pregato. Ci si prova con un po' di shopping-terapia, che anche se i cordoni della borsa in questo periodo sono ben stringati, una mise ad effetto per il giorno della pulcina era necessaria, ed essendoci riuscita coniugando uno splendido completo pantalone in shantung di seta di un meraviglioso colore indefinito tra il tortora e lo champagne con un ammontare totale che non arriva agli ottanta euro mi sento come se mi avessero messo la collo la medaglia d'oro del Low Cost. Ci si prova trasformandosi in tipografa notturna, guardando uscire dalla stampante i cartoncini avorio freschi di stampa, imbustando, scrivendo gli indirizzi in bella calligrafia e infine applicando i francobolli, che da quando li hanno fatti autoadesivi non mi danno più soddisfazione. Ci si prova organizzando i prossimi giorni, regalini da inserire nelle uova di gallina, che benché di cartone sono sicuramente più dolci di quelle di cioccolata, un cestino da preparare per la caccia alle uova di sabato, un paio di Messe tanto per gradire e infine un pranzo pasquale da condividere in famiglia. Forse la nebbia non si dissolverà, ma sto facendo di tutto per ignorarla.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Sei sempre attiva Gallina Vecchia.
Gianluca
PS:
Da dove l'hai preso questo titolo?
http://aiellogianluca.wordpress.com/2008/12/19/prova-di-trasmissione/
Cara Gallina,
la nebbia di questo periodo si è diffusa ampiamente, purtroppo, e non permette nemmeno a me di vedere la mia vita in modo nitido.
Oltre ai problemi personali, si aggiungono brutti, bruttissimi fatti della vita che di notte non ti fanno dormire.
Dai, che ce la dobbiamo fare.
Un abbraccio, paola ( la margherita e il lappio )
Ciao
Michele
http://pianetatempolibero.blogspost.com
io ti seguo
buona pasqua
Michele
gallina, resisti...io ci provo con te anche se qui la primavera non accenna ad arrivare e a parte qualche grado in più combattiamo tra pozzanghere e brutte notizie...
Anche le nebbie si dissolvono prima o poi. Certo, meglio prima. Noi speriamo. E questo è già qualcosa. Buona Pasqua a te e alla tua famiglia.
Posta un commento