giovedì 18 dicembre 2008

La spilla

Forse è stata mia figlia, quando mi ha detto che ancora deve decidere cosa regalarmi a Natale, a farmi ricordare, o forse è stata solo l'angoscia che mi sta avviluppando da ieri, da quando è arrivata la comunicazione che dopo più di due anni di attesa ci sarebbe un posto per te, mamma. L'impiegato che ha spedito la lettera avrà pensato di farci un regalo di Natale, ma per me non è stato così, quando ho visto la busta sapevo già che cosa conteneva prima ancora di aprirla e ne avevo quasi paura. Non so cosa accadrà, visto che mio padre non vuole nemmeno sentirne parlare e molto egoisticamente si rifiuta di ascoltare, ma so che qualsiasi decisione verrà presa sarà comunque dolorosa, mamma, dilaniante e sofferta e che mai e poi mai nella mia vita avrei voluto ritrovarmi a ricoprire questo ruolo di giudice e carnefice senza avere un'altra via di uscita. Il ricordo della spilla, mamma, è scattato così, a pochi giorni dal Natale, proiettandomi indietro di tanto tempo, ma la ricordo così bene quella mattina, mamma, che sembra solo ieri. Era il periodo in cui molto spesso purtroppo non mi mandavi a scuola, per la paura di restare sola con la tua mente che probabilmente sentivi svanire piano piano, ed invece di essere seduta in classe al mio banco ero uscita a comprarti il pane e il latte. Fu così che vidi la spilla nella vetrina della profumeria al di là del ponte, quella proprio accanto al fornaio. Sembrava che brillasse di luce propria, tanti strass bianchi montati nel metallo dorato a formare un graziosissimo bouquet di fiori. Era così bella, mamma, adagiata sul velluto blu come la notte, che non potei fare a meno di pensarti. Era il regalo perfetto per la mia mamma, per me la più bella e la migliore di tutte. Costava tanto, ma ero sicura che i miei risparmi, quelli dentro la bustina di juta rossa che custodivo gelosamente nel cassetto della biancheria, sulla quale avevo scritto a pennarello la frase che mi ripetevi sempre, Leva e non metti ogni bel mucchio scema, sarebbero bastati e per la paura che qualcun altro acquistasse quello che io avevo già deciso essere il mio regalo per te, comprai la spilla il giorno stesso, benché mancasse molto più di un mese a Natale. Ricordo l'espressione della profumiera, che mi conosceva bene e altrettanto bene conosceva la nostra storia, quando mi chiese come mai non fossi a scuola, e come sorrise quando le dissi che quella spilla la compravo per te. Eri l'unica, mamma. Tutto il mio mondo, tutta la mia vita. Lo sei ancora e lo sarai per sempre, qualsiasi cosa accadrà. E' tanto che non rivedo quella spilla, mamma, sono sicura che sarà in un cassetto o nel portagioie in camera tua e quando vengo a trovarti, mamma, anche se sarà per discutere con mio padre, la cercherò, la troverò e te l'appunterò sulla vestaglia. Come ai bei tempi, mamma.

13 commenti:

thecatisonthetable ha detto...

Oggi, proprio oggi, questo post mi fa male.

Le stimmate sul mio cuore si stanno riaprendo, ancora una volta, e leggere le tua angoscia le fa pulsare...

Comprendo la tua angoscia. Comprendo il sentirti "giudice e carnefice".

Forse la vita ci pone davanti a situazioni così difficili per far sì che possiamo prender reale coscienza che siamo donne straordinariamente forti...

Un abbraccio.

marge ha detto...

Post molto commovente che in questo particolare momento ha riaperto una ferita...

Anonimo ha detto...

Quella lettera era stata annunciata anche a me, ma dopo che mia mamma è morta nella sua camera di casa, stringendo la mia mano.
Quegli ultimi mesi sono stati molto impegnativi per tutta la famiglia, ma ringrazio Iddio che quella lettera non è mai arrivata.
Auguri di buon Natale a tutti voi.

Elena Galli ha detto...

Gallina. TI abbraccio.
Ho gli occhi lucidi e un brivido mi è passato per tutto il corpo. Vorrei stringerti come una vecchia cara amica.
Sei una persona forte e straordinaria.

Chiara ha detto...

Ascolta tuo padre. Amare e' essere egoisti anche. E se sbagli per amore, allora non sbagli.

Anonimo ha detto...

Facile parlare, dare un consiglio.....ben diverso essere avviluppati nelle situazioni, risucchiatici dentro...non ti darò consigli, solo un abbraccio virtuale, per quanto possa servire...e non dimenticare che nessuno ti può giudicare x qualsiasi scelta dovrai fare(non vorrai ma dovrai, ben diverso) ...TU sai che cmq anche la + dolorosa sarà x AMORE...come mamma e come figlia, ti capisco e con il pensiero sono vicina a te. Emi.

Anonimo ha detto...

Con tante lacrime agli occhi commento questo tuo post,che mi fa male dentro e fuori,quando leggo di un dolore che ho già provato mi si riapre la ferita della sofferenza,e non so come, è talmente forte che posso sentirla.
Un abbraccio fortissimo,Valeria

Mammamsterdam ha detto...

Ti abrraccio forte forte.

Quor è ha detto...

Ma perchè non può essere sempre come nelle favole?

Back in the USA ha detto...

Anche io mi astengo dai suggerimenti perche' solo il tuo cuore ti puo' dettare una soluzione,che sara' sempre dolorosa.
Ti mando un abbraccio virtuale.
Complimenti alla pulcina scrittrice. Perc he' non ci fai leggere il su racconto? Mi piacerebbe molto.
Bacini e buone feste anche con questo dolore.

Odeline ha detto...

Un abbraccio forte Gallina.

A presto

Günther ha detto...

so che qualsiasi cosa deciderai sarà la migliore, hai fatto un gesto d'amore totale molto bello è quindi hai il cuore e la coscinza per sapere esattamente cosa fare

Anonimo ha detto...

Consigli non ce ne sono, perchè non servono a nulla... solo una considerazione, da leggere e rileggere "sans moderation": qualsiasi sia la decisione che prenderai, non sarai mai carnefice, perchè sarà una scelta dettata da amore immenso, lo stesso che ti fece comprare quella spilla tanti anni fa.
Un abbraccio grande
Raffa

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