venerdì 14 marzo 2008

La ramanzina

Che strano mestiere. Normalmente ogni tipo di lavoro con il passare degli anni e l'accumulo delle esperienze diventa più facile e magari anche più remunerativo. Aumentano le soddisfazioni e spariscono le rogne. Questo mestiere invece mi accorgo che è tutto il contrario, ogni giorno è più difficile del precedente, molto diverso, più duro. Non so se imparerò mai a esercitare il mio ruolo di genitore alla perfezione, o forse è proprio la perfezione che in questo mestiere non è proprio contemplata e che tutti ci ritroviamo impreparati a sbattere il muso contro un figlio che non si comporta come dovrebbe e che ci fa saltare la mosca al naso. Mia figlia mi ha chiesto di aiutarla in matematica e di lì a poco ho compreso che non bastava un semplice aiuto, non aveva proprio capito un bel niente, le equivalenze con la virgola la stavano facendo brancolare nel buio. Le chiedo se a scuola quando la maestra spiegava avesse capito e lei mi dice di sì, poi ammette che no, non aveva capito. Perché non lo hai detto subito alla maestra, perché mi vergognavo. Vedo rosso, questo è da stupidi. Cerco di spiegare l'importanza del dialogo con le insegnanti, che sarà sempre più importante man mano che gli anni passeranno, e lei risponde per le rime, tanto a cosa mi servono le equivalenze quando sarò grande. Il rosso diventa nero e o la strangolo o comincio a sbraitare. Opto per la seconda e coinvolgo uditivamente tutto il palazzo. Dopo un po' squilla il telefono e la mamma di una sua compagna di classe mi chiede come pensavo di fare per mandare a scuola un uovo fresco l’indomani. Un uovo?!? Sì, la maestra lo ha richiesto per fare un esperimento. La picci non lo ha scritto sul diario e cosa ancora più grave nemmeno se lo ricorda. Il nervoso mi sale dentro come un fiume in piena, calmati Gallina, chiudiamola così, ne riparliamo dopo. Così, alla fine di una cena fatta di musi lunghi e occhiate torve, il Galletto prende la parola e il processo ha inizio. La requisitoria è seria e lunga, la picci ascolta in silenzio, ogni tanto cerca di ribattere ma alla lunga mi accorgo che il peso delle parole comincia a farsi strada e gli occhi da cerbiatta si inumidiscono. Mi odio per questo ma in questo mestiere volere bene può anche significare far soffrire. Poi cala il silenzio, spazzolino, dentifricio e il buio della notte. Buonanotte. Spero che lo sia davvero e che qualche parola ti resti dentro. La mia non lo è stata affatto.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

quant'è difficile fare le ramanzine, so che servono e bisogna farle ma dopo, guardando la mia pulcina mogia mogia mi sento un verme. mammachioccia63

emilia ha detto...

managgia è proprio così...il nervoso che sale, l'evidenza delle cose dimenticate, la mosca al naso perchè sono stati superficiali...il mondo fuori chiede a loro un sacco di cose, noi con la nostra forza da grandi vediamo le loro cose difficili come bazzecole, ma siamo solo più furbi e sappiamo nascondere il nostro uovo dimenticato al mondo...l'urlata che si fa per non strangolarli e la notte pesante che ci tiene lontani...è tutto vero collega Gallina!!! uffa!

emilia ha detto...

dimenticata la firma...uffaaaaaaaaaaaaa...ero Lo

Laura ha detto...

So che sai che ti capisco!!!

Moky in AZ ha detto...

Sembrava una delle tipiche sera a casa mia... stessa cosa... ma non hai ascoltato l'insegnante? "Si' " Hai capito cosa diceva? "Non proprio..." MA CACCHIOLINA ALZA LA MANO o se hai vergogna,aspetta alla fine della lezione e parla con l'insegnante...
Per noi la situazione e' un po' diversa, perche' qui in America in generale se hai una laurea trovi lavoro piu' facilmente e guadagni abbastanza bene (meglio della situazione dei laureati italiani), per cui possiamo sempre utilizzare il discorso "Se hai dei buoni voti adesso e in High School, potrai entrare in buone universita', e quindi trovare lavori che pagano bene...".... ma che fatica pero'!!!! E pensare che per noi e' moltiplicato tutto per 3!!! HELP!

Anonimo ha detto...

Giustissima la tua conclusione. Dare il cioccolato al figlio che ha mal di pancia fa solo male: ai miei non ho detto sempre sì, a volte anzi ci siamo scontrati di brutto, ma era necessario.
A proposito di equivalenze, so che non serve, ma prova a dirgli che in cucina sono indispensabili.

marge ha detto...

Mi sono trovata in questa situazione molte volte e ogni volta è difficile mantenere la calma e non urlare e ogni volta ho parlato parlato parlato e non so se qualcosa sia arrivato.
purtroppo più crescono e piu aumentano le occasioni di scontro

Anonimo ha detto...

ma è indispensabile. la fai crescere con una consapevolezza delle cose e delle persone così.
brava.
avrai tutte le occasioni per mettere un bacio al posto della ramanzina una volta che la picci avrà compreso. e vi sarà riconoscente per questo, in futuro, quando si renderà conto di essere stata seguita e formata, e non lasciata andare allo sbaraglio senza meta e senza strada da seguire.
brava, davvero.
:)
Bibi

Annachiara ha detto...

Va bè, ma scusa eh, ma mica che tutti noi a scuola avevamo sempre il coraggio di dire "non ho capito". E poi, voglio dire, l'umanità si è sempre divisa in coloro che amano la matematica e coloro che no....

Anonimo ha detto...

cara gallina, è davvero difficile la "professione" di genitore.
Roberto me lo dice sempre... Ed io non se ne sarò mai capace..
Tieni duro, cara... so che sei forte e che supererai anche questo periodo!
abbraccio grande

aeo ha detto...

Quanto ti capisco, io di plulcini ne ho tre, e la più grande frequenta la 3^ elementare, e mi ci trovo spesso in queste condizioni.
Ramanzine tante, ma (e parlo personalmente) a ques'età fanno presto anche a dimenticarsene, tant'é che la settimana successiva siamo punto e a capo... però a lungo andare qualcosa di positivo salta fuori, spero solo che con l'adolescenza non torniamo indietro.
Un abbraccio di sostegno e consolazione.

miciapallina ha detto...

Non ho figli..... quindi non potrei dire nemmeno una parola in argomento.
Ma ho insegnato per tantissimi anni e con i miei alunni ho imparato tanto dei bambini.
La cosa bella di tutto questo è che le cose sono state fatte da te e dal galletto "insieme" e nell'educazione di un figlio credo sia la cosa più importante.
Perchè una ramanzina è brutta solo se i bambini non ne capiscono il motivo e sentono i genitori divisi.
Tu hai così tanto amore e rispetto e magia nei confronti della pulcina che non puoi che far bene!
Ti abbraccio con un affetto smisurato!

nasinasi

p.s. ma perchè poi tanto affetto se non ti conosco? Le tue parole mi arrivano sempre dritte al cuore!

Cuocapercaso ha detto...

Deve essere davvero difficile fare il genitore...ma forse è una bella crescita insieme... Mi ha commosso il tuo resoconto.. Un abbraccio, Grazia

ruben ha detto...

Gin è "avanti". Come Oliviero Toscani. Sa già che la matematica non serve a niente e mai le servirà. Quanto alle uova... se era un'idea della maestra, perché ha sbolognato l'onere ai bambini???
Baci!

Moky in AZ ha detto...

Oliviero Toscani puo' permettersi di non usare la matematica, ha qualcuno che gli fa il 740 ed e' milionario!! A me la matematica non e' mai piaciuta, ma devo usarla quotidianamente, anche a mia insaputa.. e conoscere i decimali vi servono, soprattutto adesso che avete l'euro...

Francesca Palmas ha detto...

quando sarà grande la picci capirà...e spero legga queste pagine virtuali per capire che fare la mamma non è facile e che non le hai mai voluto far del male...anzi!

Anonimo ha detto...

Tieni duro, non mollare. Io l'ultima volta che ho tentato di far are i compiti a mioa figlia (1elementare) ho parlato, urlato, le ho dato uno scappellotto, ho riparlato e riurlato... che fatica! Ala fine lei non ha fatto il compito e io per la rabbia mi sono chiusa in bagno a piangere dalla rabbia... E' faticosissimo ma sono certa che bisogna perseverare.
Mi ha fatto bene leggere il tuo resoconto, mi sento meno sola. Grazie

Anonimo ha detto...

Mi sembra che sei un po' severa; io ho capito che la maggior parte dei problemi nascono da un rapporto non buono con i maestri che da noi cambiano ogni anno, non è per nulla facile dire che non si è capito anche perchè lì per lì pensano di avere capito ed inoltre non vogliono fare una brutta figura con gli altri compagni.
Poi le equivalenze sono abbastanza difficili obiettivamente per tutti, a volta ci sono dei compiti che neanche io capisco, dei racconti assurdi, dei libri scritti male e poi tutte quelle schede che fanno incollare ....
Ciao ciao paola
www.paesinostri.ilcannocchiale.it

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