venerdì 7 settembre 2007

Prossima fermata, Milano


Milano, sì. Non solo quella da bere, ma anche quella da mangiare, che a Milano i ristoranti vanno lasciati stare, sissignori, sopraffini sia agli occhi che al palato. Anche quella da lavorare, naturalmente, perché mi aspettano alcune giornate belle toste, milanesi per l’appunto, di quelle che a sera ho due zampogne al posto dei piedi. Ma dopo, Milano si fa sempre perdonare, tra un aperitivo in Corso Como, un risottino perfettamente mantecato e, se non crollo prima, due passi notturni in zona Brera. E poi, per me questi giorni di evasione professionale sono sempre una piccola, brevissima vacanza. Della mente se non del corpo, beninteso, ma comunque preziosi per staccare la spina da tutto quello che la normalità della mia vita comporta. Lavatrici da fare e da stirare, cene da preparare, letti da rifare, tabelline da risentire, pane e latte da acquistare, macchie da smacchiare e caffèlatte da versare. Per pochi giorni, via tutto ciò, cancellato come una scritta in gesso alla lavagna. Concedermi il lusso di lasciare schizzi d’acqua in bagno dopo la doccia, il letto disfatto, i vestiti alla rinfusa. Scegliere con calma da ricchi menù tra una chiacchiera e un grissino sgranocchiato. Sfogliare il quotidiano fresco di stampa aspettando la colazione, servita tra fiandra e argenti. Mica poco, perbacco. Mica poco davvero. E allora ben venga Milano. Da bere, da mangiare e anche da lavorare.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Un bacio a te,e portane uno anche alla mia adorata Milano(una napoletana innamorata di Milano).

Valeria

Anonimo ha detto...

...e dove lo lasciamo il panzerotto di Luini?!?!?!?!?!?

No, dico, ne vogliamo parlare?

:o)

Anonimo ha detto...

Brera.. l'unica parte che di Milano (e di quello che ha rappresentato sin ora nella vita) voglio conservare.

Anonimo ha detto...

Ti farei conoscere la vera Milano, non quella dei finti localino alla moda dove trovi accozzaglie di gente che crede di essere glamour.....c'è una Milano bellissima quassù, sempre da bere, ma anche da stravivere...io la amo la "mia" Milano...buon soggiorno :)

Anonimo ha detto...

Posso dirti una cosa in tutta franchezza, Gallina? Milano non mi ha mai dato una bricola di emozioni. Sarà perché non vi ho mai vissuto più di dieci ore di seguito, ma Milano mi ha sempre dato la stessa impressione di un distributore automatico: metti la moneta, scegli quello che ti serve, prendi e vai.
Anche Roma mi è sempre stata estranea, ma pur frequentata ancor meno, mi ha lasciato dei ricordi bellissimi ed indelebili.

Francesca Palmas ha detto...

io non ci sono mai andata a milano ma tutti mi decantano i panzerotti che si mangiano li in un posto di cui non ricordo il nome...dev'essere quello che nomina stex77!! lavora,mangia,divertiti :)

Anonimo ha detto...

PER "CONIGLIA": sì, i panzerotti tanto decantati sono proprio quelli che dice Stexx, da "Luini" :)

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