Ma sì, potrebbe essere un’idea carina, perché no. Al di là del significato reale, dell’effetto dimostrativo e divulgativo, del cercare di farci entrare nella zucca una volta per tutte che stiamo scialando troppo, ed il troppo stroppia, come dicevano le nonne, che questo povero pianeta ne ha piene le tasche di essere spremuto come un limone per essere ripagato solo da coltri di smog e acque sempre più sporche, penso che sarebbe davvero un’idea divertente. Il galletto sgranerà gli occhi e si chiederà se non sia definitivamente impazzita, la pulcina ridacchierà sotto i baffi e ovviamente si renderà complice nell’allestimento, la qui presente si armerà di fiammiferi e prima inizierà a spengere e poi ad accendere. L’orario coincide proprio con quello della nostra cena, quindi perfetto, chi ha mai detto che non si possa cenare a lume di candela anche a casa propria, in una serata qualunque davanti a un banalissimo menu che sicuramente non comprenderà né ostriche né caviale. E quale migliore occasione per usare tutte quelle mezze candele un po’ storte e acciaccate che non ho mai cuore di buttare nel secchio. Ci guarderemo negli occhi in penombra e ascolteremo il silenzio. Fantastico. C’è solo un problema, l’appuntamento che io e la pulcina aspettiamo da tempo, inizia proprio stasera poco dopo le ventuno e non credo che riusciremo a rinunciare ai primi mitici venti minuti. Vabbene, lo giuro. Accenderemo solo la tivù piccola.
1 commento:
Ciao, non è facile mantener fede alle proprie idee...penso sia importante crederci e cercare di seguirle!!!
Mi piace il tuo blog, anche perchè ce ne fossero di galline vecchie come te.....
Ti seguo e se ti fa piacere passa a trovarmi.
A presto.
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