
Anche se non fa certo rima con vendemmia, Maggio è tutto un susseguirsi di degustazioni,
wine tour, feste del vino e verticali, alle quali talvolta partecipo nella veste di principessa consorte, lasciando al re-Galletto tutti gli oneri e naturalmente gli onori, osservando un po' in disparte questo mondo rosso rubino che mi affascina così tanto ma al quale
non mi sono ancora arresa. Pochi giorni fa, nell'occasione di
Cantine Aperte, abbiamo trascorso una meravigliosa giornata immersi nei vigneti ondulati che circondano la bella Montalcino, mentre il sole ogni tanto giocava a nascondino tra le nuvole tingendo di una bellissima luce dorata i filari, le mura di pietra, i cipressi orgogliosi, e all'interno di cantine fresche e secolari centinaia di
barriques giacevano addormentate sotto le volte romanticamente illuminate dai lampadari in ferro battuto. Il Galletto roteava il Brunello con una cura quasi riverenziale e una fiammella di amore nello sguardo, la picci correva nei prati di velluto smeraldo giocando con cani e bombi ed esibendosi in ruote disordinate, la Gallina si perdeva in tutto ciò, inalando profumi, respirando colori, osservando le rose, le vigne, il sole, l'amore.
Osservo una rosa bianca in testa al filare, femminile e sinuosa come una polena, ad indicare la via ai naviganti in questo mare di vino, profumato, inebriante, prezioso, mentre sorvegliata dagli alti cipressi volgo il mio sguardo verso Montalcino.