martedì 13 maggio 2008

La prima notte

E così sei partita. Sorridente e semisommersa da uno zaino molto più grosso di te. Emozionata, anche, perché non è una cosa da tutti i giorni la prima notte fuori casa e a quasi nove anni l’emozione traspare dallo sguardo, dal fiume di parole , dall’argento vivo che accompagna ogni tuo movimento mentre aspettiamo sul marciapiede l’auto che accompagnerà te e altre lupacchiotte alla partenza del branco. Ci siamo, il momento è arrivato. Tu ti senti più grande. Io mi sento più vecchia. Sei felice. Io orgogliosa. Ci siamo fatte la promessa di pensarci reciprocamente quando staremo per addormentarci, tu infilata nel sacco a pelo dove nel buio il silenzio sarà rotto da risolini di bambini e parole sussurrate per rassicurarsi a vicenda , io nel solito lettone che domattina stranamente non accoglierà la pulcina in mezzo ai suoi genitori per la consueta mezz’ora di coccole domenicali e già sento questo vuoto come se fosse un intruso, uno sconosciuto da riaccompagnare in fretta alla porta, scusi sa ma ha sbagliato indirizzo. Quando chiuderò gli occhi ti penserò e ti augurerò una buona notte amore mio e se domani sera quando tornerai stanca e arruffata mi confesserai candidamente di essertene dimenticata non avrà importanza, perché in un piccolo angolo del tuo cuore io in questi due giorni sarò sempre stata con te.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Gallina, poi me lo dici come si fa? perchè al solo pensiero mi vengono fuori i lucciconi e i magoni e i "porcadellamiseria ma perchè non restano dei nani in taglia 0-3 mesi, magari pure dentro il marsupio"?

Raffa

thecatisonthetable ha detto...

Ecco. Io invece mi son commossa. E che bello quando lei potrà leggere queste cose pensatescrittetrasmesse per lei...

Anonimo ha detto...

Uffi, ma anche io voglio una mamma tenera così!

Anonimo ha detto...

hai scritto delle cose meravigliose... è bellissimo poi dire ad un figlio di sentirsi orgoglioso di quello che è e di quello che sta diventando.. www.mammenellarete.it

Moky in AZ ha detto...

inizia il distacco... che pero' sara' sempre principalmente fisico, lo sai. Invece del cordone ombelicale, esiste un invisibile cordone del cuore... che non si potra' mai tagliare!!

Francesca Palmas ha detto...

tua figlia piangerà quando leggerà queste cose...l'ho fatto io figuriamoci lei! Sei stupenda...

Anonimo ha detto...

ciao carissima,

ben ritrovata! Ho cambiato PC e ho perso tutti i link ai miei blog preferiti, ma ora ti ho recuperata ;-) !

Eh, se ti capisco! come sai anch'io ho un lupacchiotto in famiglia, la prima volta fa un effetto incredibile, spuntano i lacrimoni, ma poi quando la vedrai tornare e ti sembrerà un po' più grande di quando è partita, vedrai, ti sentirai felice e orgogliosa.

Un abbraccio
Sanibel

Anonimo ha detto...

Ciao Iaia (vero?), mi ricordo anch'io di te e sono felice di averti ritrovata.
Complimenti per il tuo blog, carinissimo, ci ritornerò sicuramente.
Un abbraccio Roberta (Rupi68)

Comunicazione di servizio... un bacio anche a Sani.

Gallinavecchia ha detto...

@ Rupi - sì, sono proprio io :-)
Bello davvero ritrovarsi così, ne sono felice.
Un abbraccione

@ tutti gli altri - non ho quasi mai il tempo per rispondere, ma leggo sempre con attenzione ed emozione ogni commento. Grazie davvero.

marge ha detto...

io ancora non mi sono abituata alle assenze da casa di mio figlio....la chiamano sindrome del nido vuoto

Monique ha detto...

gallinella!!!anche io ero come tua figlia, con uno zaino parecchio più grande di me..sono partita con i lucciconi e alla fine non volevo più tornare..ti penserà la picci..vedrai..perchè quando nel sacco a pelo fa un po'freddo ti viene in mente il calduccio delle coccole domenicali..ma sai una cosa?da quelle coccole, tra qualche anno, imparerà a prendersi cura dei più piccoli e allora si che sarà bellissimo guardarla partire....

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