mercoledì 5 ottobre 2011

Chi va con lo zoppo

Non è certo una novità che chi va con lo zoppo impara a zoppicare ed infatti, annusa oggi, assaggia domani, degusta dopodomani, ho proprio paura di essermi arresa. Non proprio una resa totale ed incondizionata, che alcuni vini mica ce la faccio ancora ad affrontarli degnamente, e poi ho le mie simpatie e le mie antipatie, ma in buona parte credo di essere ormai passata al di là della barricata. Diciamo che sono a buon punto, anche se per i canoni del galletto sono ancora praticamente astemia ed assolutamente la pecora nera della sua fulgida vita enologica. Ciononostante mi accontento di questo seppur lieve cambiamento e mi accorgo di appassionarmi sempre più a questa cosa fantastica che è il provare a conoscere e capire un vino. Ammirarne il colore e rendersi conto con stupore che le tonalità possono essere infinite, che ogni singola nuance rappresenta una personalità , un carattere, un mento volitivo, uno sguardo acceso, un naso impertinente. Annusare i profumi, che cambiano e si evolvono in pochi minuti, chiudere gli occhi e riconoscerli, incredibilmente, uno ad uno, i fiori, la frutta, gli aromi, tante sensazioni preziose da trattenere dentro. Assaggiare piano, un piccolo sorso, riconoscere l’irruenza di un giovane o la pacata potenza di un vecchio saggio, ascoltarne la voce, l’accento, che ti prende per mano e ti accompagna alla vigna dove è nato, alla forza di quella terra e di quel sole. In quei momenti tutto davvero sembra più dolce e leggero, una coccola speciale, una carezza, un abbraccio. Non è la quantità che fa la differenza, anzi è proprio il contrario. Basta un solo, piccolo sorso, per chiudere gli occhi ed imparare ad ascoltare un vino.

5 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

...mi devi insegnare bene come...io faccio sempre certe figure...e sto arrivando ad un'età in cui la cocacola è inaccettabile....

Isabel ha detto...

un buon vino è come una melodiosa poesia! :)

Gallinavecchia ha detto...

@ la coniglia - diciamo che io sono stata facilitata dall'avere il maestro in casa ;) ma se dovessi insegnare a mia volta non saprei da che parte cominciare! Però puoi contattare l'AIS della tua zona (questo il sito della tua regione www.sommeliersardegna.it) e provare ad andare a qualche degustazione guidata: ti si spalancherà un mondo!

Francesca Palmas ha detto...

mmmm mi informerò :)

Mammamsterdam ha detto...

Hai capito perchè io ERO astemia?

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