martedì 19 ottobre 2010

Domande

A volte mi faccio domande. Forse sarebbe meglio non me le facessi, ma me le faccio lo stesso. Mi chiedo se le persone che progettano una certa cosa ne siano anche dei fruitori. Se quando la ideano, la immaginano e la creano, lo facciano pensando realmente allo scopo che una certa cosa deve avere, e se lo conoscono in prima persona, o se stiano solo lì con la matita in mano a disegnare a vanvera su fogli bianchi, pensando solo all’estetica, alla moda e al design, o anche no, vista l’assurdità di certi aggeggi che ogni tanto appaiono su questa Terra. Più che passa il tempo e più che mi sembra che la seconda opzione sia quella che vada per la maggiore tra questi geni della matita. Da queste parti recentemente hanno deciso di sostituire le vecchie pensiline alle fermate degli autobus con un tipo nuovo, più bello e che si integrasse meglio con il paesaggio. Bene, ho pensato. Ho anche letto che dette pensiline avrebbero avuto un’illuminazione a led a risparmio energetico per garantire la sicurezza anche di notte. Splendido, finalmente qualcosa di intelligente. Fino al momento in cui ne ho vista una, alla fine di agosto, sole rovente e temperatura intorno ai quaranta. Ferro battuto e cristallo trasparente, tettoia compresa, la pensilina brillava come un diamante. Praticamente un forno crematorio, impossibile starci sotto a meno di non volersi candidare per un collasso, la tanto agognata ombra solo un pallido ricordo e proprio nel periodo in cui i bus passano anche ogni mezz’ora. Ma che genialata. Pochi giorni fa sono capitata sotto ad un’altra di queste nuove pensiline. Pioggia battente. Il tetto stretto e obliquo era come se non ci fosse, l’acqua arrivava da tutte le parti, tanto valeva tenere l’ombrello aperto. Davvero un ottimo investimento per la città, complimenti. Lo so, dovrei smettere di farmi domande, ma non ci riesco, e scommetto tutte le penne che chi l’ha progettata non ha mai aspettato un autobus in vita sua.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero... è quello che ho pensato anch'io ad agosto quando l'ho viste per la prima volta... certamente chi l'ha progettate non prende l'autobus.. nè d'estate... nè d'inverno. Complimenti Firenze... un'altra "bischerata"

Anonimo ha detto...

tutto il mondo è paese ahimè... anche qui a genova stesse pensiline! E mi piacerebbe proprio far aspettare il bus a chi le ha ideate, magari in una giornata di pioggia quando soffia la nostra bella tramontana ;)
anna

PaolaFrancy ha detto...

eh, si' ... solitamente chi progetta queste cose si muove in taxi o con autista privato ... no????????

poveri noi viaggiatori proletari ....

un bacio! paola

LinkWithin

Blog Widget by LinkWithin