lunedì 15 dicembre 2008
Scrittrice in erba
Hai voglia a dire che certamente non è il Premio Bancarella e che siamo a svariati anni luce di distanza dal Pulitzer, ma accompagnare la propria figlia di nove anni a ritirare un premio letterario è stata un’emozione indescrivibile e solo adesso, che mi ritrovo sola davanti a questo schermo acceso, comincio a riassaporare i momenti e la miriade di sensazioni. Ripenso a quel giorno d’estate quando i miei occhi si posarono sulla locandina del concorso, indetto da un’importante società cittadina, e pensai di proporlo per gioco alla mia piccola scrittrice di casa, la quale accolse con entusiasmo l’idea, in pochi giorni scrisse un bel racconto che poi spedimmo per posta elettronica e ce ne dimenticammo. Fu quella busta grigio chiaro nella cassetta delle lettere a farcelo tornare alla mente, quando un pomeriggio di Novembre al ritorno dal lavoro trovai la lettera indirizzata alla Gent.ma Signorina, e allora capii. L’emozione sul suo visino le arrossava le guance mentre la leggeva e diceva Mamma, hanno scritto proprio a me. Quella busta conteneva un invito ad una premiazione, perché tra più di cento partecipanti adulti e qualche adolescente, il racconto di una bambina di nove anni aveva vinto una menzione speciale da parte della giuria. Così stamattina la delegazione del pollaio al gran completo ha accompagnato la pulcina a ricevere il premio, che sorridente ed emozionata ha ritirato, non dimenticandosi per fortuna di ringraziare, e dichiarando che sì, in effetti proprio in questi giorni sto scrivendo un altro racconto, come nemmeno una scafatissima romanziera ospite da Fazio per promuovere l’ultima fatica letteraria. Io lì, ammutolita dall’emozione, e mentre ascoltavo le parole d’elogio che le venivano rivolte la guardavo, tentando invano di nascondere due lacrime che infischiandosene della mia volontà sono scivolate giù spavalde lungo la guancia. Pare che ci sarà un seguito, chissà. In ogni caso, anche se il tutto si fermasse a questo bellissimo momento, con il libro e il comunicato stampa da tenere come ricordo, la foto, l’applauso e i vassoi di tartine, sarebbe già moltissimo. Forse troppo.
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13 commenti:
cicciola, un abbraccio forte e tanti incoraggiamenti. ma si può leggere il racconto?
chissà da chi avrà preso?COMPLIMENTI alla piccola e anche alla madre.Deve essere una grande soddisfazione
Mi immagino come sarai stata. Io riesco a piangere persino al saggio di percussioni, figuriamoci a un premio letterario.
Che bello, avrà un ricordo e uno simolo bellissimi!!! Ma perchè non pubblichi il suo racconto qui sul blog?
Figlia di tanta mamma.
Un abbraccio grande.
L.
Immagino che emozione. Complimenti pulcina e complimenti alla mamma!
Complimentissemi... bravissima... a tua figlia (ma a qualcuno assomiglierà pure... o no?). E, mi unisco al coro "è possibile leggerlo?". Bacioni, Beta.
Grande! d'altra parte... tale madre...
Io sono poco aggiornata in questi giorni, non riesco né a leggere né tantomeno a scrivere sul mio blog. Ma tutto questo mi manca.
Brava Ginny, complimenti!
Baci
@ tutti - grazie :-)
Per quanto riguarda la pubblicazione del racconto, in effetti è già on line, ma per motivi di privacy preferisco non divulgare il link - perdonatemi.
complimenti anche da parte mia, un in bocca al lupo per tutto quello che deciderà di fare :)
wenny
Fantastico!!
Che meraviglia!
Non oso immaginare l'emozione della piccolina.
Infiniti auguri.
Anch'io con gli occhi pieni di lacrime ti ricordo che le mele non cascano tanto lontano dall'albero.
Complimentissimi.
Dio, che emozione!
Franci
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