venerdì 24 febbraio 2012
Non è la primavera
Cosa c’è, cosa non c’è. Ma cosa vuoi che ci sia, le tue solite fisime, i magoni, i ferri da stiro piantati in gola e gli occhi che ti diventano lucidi per un nonnulla. Ohibò, sarà la primavera. No, che non è la primavera, testona che non sei altro, che poi come fai a parlare di primavera che fino a due giorni fa sembrava di essere in Siberia e ora mica può bastare una mezza giornata di sole e una manciata di gradi per farti gridare al cambio di stagione. No cara, siamo ancora in inverno e quindi non è la primavera. Te lo dico io cos’è, è la tua strullaggine, per non dir di peggio, la tua troppa sensibilità, la tua anima fragile e i tuoi pensieri di carta velina, ecco cos’è. Non hai ancora imparato che al mattino dopo la doccia e la crema idratante devi indossare l’armatura, la cotta di maglia di Lancillotto e in certi giorni, perché no, anche l’elmo di ferro, quello integrale che fa tanto bene alla cervicale. Demodé dici? Beh, in effetti, non hai tutti i torti. Ti consiglio allora un bel completino in mylar della Nasa al quale volendo puoi aggiungere l’alabarda spaziale di Goldrake, giusto per un piccolo tocco vintage. L’effetto non cambia. Ti devi fortificare cara mia, e qui mica bastano le vitamine che prendi a colazione. Qui bisogna rafforzarsi da dentro, irrobustirsi, cambiare la fodera, come si faceva con i cassetti della nonna, via la carta vecchia ed ingiallita e vai con una nuova tutto un tripudio di rose Sanderson. Cosa c’è, cosa non c’è. Suvvia che non c’è nulla, e lo sai bene. Come sai bene che no, non è la primavera.
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2 commenti:
Sorellina, la tua anima tenera è il tuo maggior vanto.
Se solo tu non la patissi tanto....
PS ma hai sempre avuto la parola di verifica?
cerca di pensare positivamente. E di guardare solo al lato buono delle cose. Non è retorica, è fisica e se pensi alle cose belle e buone quelle verranno e quelle solo. E la sensibilità è un gran dono, puoi vestirla e rafforzarti, ma quando fuori sei di acciaio, non puoi diventare sensibile..
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