lunedì 1 agosto 2011

Il brontolio

Che suono fantastico il brontolio dei tuoni in lontananza, c’è un che di magico e di misterioso insieme, il cielo che da limpido ed azzurro improvvisamente si addensa e si trasforma in una coperta grigia e pesante, di quelle della nonna, quelle che stavano in fondo all’armadio e profumavano di antico. Esco in giardino per togliere dallo stendino quella lavatrice di scarpe che ho fatto ieri sera al ritorno dal campo scout della pulcina, primi fra tutti i suoi scarponi inzaccherati di fango e poi le sneakers ugualmente bisognose di un buon lavaggio, comprese le mie, ed in attesa che arrivino i primi goccioloni resto lì a guardare il cielo, a bearmi del suo colore plumbeo e dei cupi brontolii che si fanno sempre più vicini. Una specie di ninna nanna, potrei addormentarmi lì, seduta sullo scalino del gazebo con la mia bracciata di scarpe in grembo. Mi piace quando l’estate è un po’ diversa come questa, inconsueta, imprevedibile, mi chiedo chissà cos’altro abbia in serbo per me che per un altro paio di settimane sarò ancora qui a sentirmi regina di questa città che si è svuotata all’improvviso. C’è chi dice che ormai il caldo con la maiuscola non tornerà e chi invece ha addirittura annunciato l’arrivo della bolla africana. Vattelapesca. Sia quel che sia, due settimane passano in fretta, dopodiché che importa, noi siamo di quelli che girano le città anche con l’ombrello aperto. E il brontolio dei tuoni è una stupenda colonna sonora.

2 commenti:

Isabel ha detto...

Io avrei avuto paura! detesto i temporali! mi andrei a nascondere sotto il letto tutte le volte!

Mammamsterdam ha detto...

Invece i temporali estivi piacciono anche a me per le ragioni che dici tu.

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