mercoledì 21 aprile 2010

Per mano

Hai visto, mamma? Ce l’ho fatta. Mi sembrava uno scoglio insormontabile, una parete verticale che avrebbe impensierito anche Manolo, un bungee jumping con l’elastico consunto. Ho passato anche più di un’ora notturna con gli occhi sbarrati in questi giorni, proprio io che dormo come un sasso e che hai sempre detto che non mi sveglierebbe neppure la fanfara dei bersaglieri. Poi questa mattina è arrivata, mi sono fatta forza e sono venuta da te per accompagnarti nella tua nuova casa. Non è stato facile, mamma, non lo è stato per niente. Mentre ti raccontavo che saremmo andate a fare un giro per la città per andare a stare dal babbo, che ultimamente ti mancava così tanto, e tu mi sorridevi provando a dire qualcosa, cercavo di non guardarmi intorno, di non pensare che quelli erano probabilmente gli ultimi momenti che trascorrevi in quella casa. Quella casa che ti aveva vista giovane sposa, quella camera dove avevi trascorso nove mesi a sferruzzare costretta a letto per darmi la vita, dove dormivamo insieme quando avevi scelto di continuare il tuo percorso da sola e la sera mi stringevo a te nel lettone, ancora troppo piccola per capire fino in fondo quello che ti stava capitando. Cercavo di non guardare dalla finestra, quella strada rumorosa e trafficata che conosco così bene, come la luce che entra dalle tende in quel certo modo e il leggero tremito dei vetri quando passa l’autobus. L’ambulanza è arrivata puntuale e mentre i barellieri ti portavano giù, con il pensiero ti ho presa per mano, mamma, e ti tenevo stretta, come un bambino piccolo da accompagnare all’asilo per la prima volta. C’era tanto traffico intorno a noi, clacson, rumori, la città correva come sempre, mentre ti parlavo tu guardavi scorrere gli alberi e il cielo bianco di stamani dall’alto dei finestrini oscurati e poi hai sorriso. All’arrivo ti sei guardata intorno un attimo, poi prima ancora di vederlo hai riconosciuto la sua voce. Il babbo era lì, sulla sedia a rotelle, accanto al tuo letto. Dopo cinque mesi l’hai rivisto, lo hai guardato, hai riso. In quel momento ho visto la gioia nei tuoi occhi, ed anche nei suoi, ed ho saputo di aver fatto la cosa giusta. Nonostante tutto, nonostante le difficoltà, i pensieri, le mille ansie e le preoccupazioni, ho saputo che era proprio così che doveva andare. Ti sei addormentata serena, troppe emozioni all’improvviso. Ti guardavo dormire ed ho sorriso. Quello scoglio lo abbiamo superato insieme, mamma.

11 commenti:

raffa ha detto...

Sono qui, con le lacrime agli occhi... un abbraccio
Raffa (che ti legge sempre, anche quando non commenta)

thecatisonthetable ha detto...

Rivivo insieme a te ogni attimo.

Ci son passata.

Conosco ogni respiro, ogni minuto insonne, e ogni sospiro di sollievo.

Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

E' un grande dono...saper offrire una mano per fare "insieme" un passo così importante, dopo una scelta molto sofferta.
Un abbraccio che vale più di mille parole, come il sorriso di tua madre che ha sciolto il peso di tanti momenti di vuoto e di angoscia.
Lucy

Unknown ha detto...

mi asciugo le lacrime e ti abbraccio forte!!!!!!!!

DaniVerdeSalvia ha detto...

Dio, che momento.
Già 5 mesi? Ommadonna.
Quanta pesantezza, quante zavorre, in quanti pozzi dovremo ancora sprofondare?
Che posso dirti? Andava fatta, ed è fatta.
Staranno infinitamente meglio lì che non a casa, anche per tua madre vedrai quanto gioverà quella socialità coatta. Mia sorella non è mai sata così bene da anni come nell'ultima degenza: rideva, giocava a carte, si era fatta amicizie. Adesso, a 2 settimane dal rientro a casa, è risprofondata.
Tutto ciò niente toglie ai sentimenti della partenza.
Ti abbraccio.

Alex ha detto...

Un abbraccio, per la forza che dimostri e la sensibilità con cui condividi i tuoi pensieri. Sono profondamente commossa. Per tante cose.
Un sorriso
Alex

Anonimo ha detto...

Mi dà tanta forza vedere con quanta capacità riesci a prendere decisioni così importanti seppur macerandoti!
Io imparo tanto leggendoti, spero di migliorare ed essere brava la metà di te!
Grazie

Laura.ddd ha detto...

"insieme": questa è la parola piu' importante

silvia ha detto...

una piccola, piccolissima punta di rimpianto per non aver avuto la possibilità di quell"insieme".
ma quanta dolcezza nella tua mamma e nella tua mano. adesso davvero che tutti pensino un poco a te.
un abbraccio

PaolaFrancy ha detto...

mamma mia, ho i brividi.
hai fatto la cosa giusta. e ora non me la sento di dire altro ...

se non che ... sei forte.
un abbraccio,
paola

santin ha detto...

Se ti dicessi che sono scoppiato in lacrime in ufficio, ci credi??
hai un dono speciale mia cara gallina...ti abbraccio

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