lunedì 9 febbraio 2009

Il naufragio

Per la serie come farsi entrare un giramento spaziale di domenica sera, dimenticandosi immediatamente delle risate appena fatte ascoltando la mitica Littizzetto disquisire di Walter e di Iolanda. Andare a letto con una gran voglia di piangere e rovinarsi del tutto il fine settimana e molti altri a venire. Vorrei poter dire che la causa è stata un super litigio con il consorte o una rissa con i vicini di casa che hanno sfondato una parete attaccando un chiodo o magari l'aver calpestato un cosiddetto fiore di marciapiede spalmandone i residui sul pavimento di tutta la casa; alla fine sarebbero state tutte cose facilmente risolvibili, e le relative incazzature lentamente si dissolverebbero. Il rendersi miseramente conto invece, una volta di più e che ovviamente non sarà l'ultima, di abitare in un Paese di emme che affonda su se stesso, comprendendo che si sta assistendo inermi e indifesi a un vero e proprio naufragio e che non vi è l’ombra di scialuppe né di salvagenti, è una cosa che mi annienta, che mi fa disperare e che mi fa sentire dolorosamente impotente, come madre e come cittadina. Ascoltavo, guardavo, rabbrividivo e mi chiedevo dove sono andate a finire le brave persone che una volta popolavano questo Paese, perché quando uno Stato gioca sporco sull’istruzione dei suoi figli, coloro che rappresentano il domani, il futuro, la speranza, allora stiamo davvero toccando il fondo. Lo sapevo prima ancora che la trasmissione iniziasse, perché il binomio Riccardo Iacona e un suo servizio dal titolo La Scuola Tagliata annunciavano già un dito su una piaga particolarmente dolorosa, ma proprio per questo ho voluto assistere. Ogni tanto bisogna anche farsi del male.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho guardato anch'io, dall'inizio alla fine; avevo le lacrime agli occhi nel sentire come in Svezia, nonostante la crisi, si investano milioni di euro nell'istruzione perchè "altrimenti il paese è perduto". Ho confrontato le loro scuole con quegli scenari da favelas brasiliane di alcune nostre "scuole" del sud...
Ho ripreso poi a piangere, copiosamente, nel pomeriggio, quando ho avuto l'incontro con la dirigente dell'istituto dove la mia pulcina piccola inizierà la prima, lei che ha avuto in sorte di iniziare la scuola con questa delirante, desolante riforma.
La scuola in questione era una punta di diamante qui nel circondario, da trent'anni era all'avanguardia, con laboratori di intercultura, manualità, teatro... la mia pulcina non conoscerà nulla di tutto ciò, perchè con i tagli disposti dal decreto Gelmini non sarà più possibile realizzarli.
Sono sconfortata, arrabbiata, nauseata...
Raffa

Anonimo ha detto...

Io l'ho visto proprio quando parlava della Svezia, e la reazione è stata uguale. Anch'io non ho potuto fare a meno di parlarne.

piattinicinesi ha detto...

Gallina mia, domenica non l'ho visto perché ero così depressa di mio che non ce l'avrei fatta, ripromettendomi di farlo su web in un momento migliore con una buona dose di cioccolata accanto....

Anonimo ha detto...

Sono una mamma italiana particolarmente fortunata ho infatti un contratto statale a tempo indeteminato. Mio marito e tedesco e, molto bravo nel suo lavoro ha competenze di primo livello in campo internazionale vivevamo a Napoli dove Lui non ha trovato lavorativamente niente di accettabile per cui da qualche anno ci siamo trasferiti in Germania!
Ho chiesto a mio marito di tornare in Italia per non perdere il posto fisso. Domenica abbiamo visto la trasmissione sulla scuola e penso che non torneremo.
Lui mi ha chiesto: Vuoi davvero che i nostri figli vadano a scuola a Napoli?
Non so dargli torto, penso che rinuncero' al mio posto, italiano,
francesca

marge ha detto...

Anche non avendo visto il programma sono al corrente della desolante situazione della scuola italiana e del progredire verso il declino del nostro paese
Se non si investe nei ragazzi di oggi che futuro avremo?

Anonimo ha detto...

Ti confesso che sto guardando poco la tv. Leggo molti quotidiani, soprattutto on-line, ma il piccolo schermo non lo sopporto più. Ieri per esempio non l'ho mai acceso, ed è stato meglio per me. A me questo paese piace ancora, non penso che siamo del tutto senza speranza, ma che fatica.

Anonimo ha detto...

Ciao, grazie dell'invito. Mi piace come scrivi e quello che scrivi, tornerò a trovarti.
I tagli alla scuola, come quelli alla sanità, fanno parte del progetto di Berlusconi per depauperare il nostro Paese.
Paghiamo sempre più tasse ed abbiamo sempre meno servizi. I nostri soldi servono per ingrassare i signori che siedono al governo, che non abbiamo neanche potuto eleggere direttamente. L'informazione non informa, ma cerca di formare opinioni. Non si investe nel turismo per creare posti di lavoro, ma si danno aiuti ed incentivi alle imprese automobilistiche, che comunque continuano a tagliare risorse umane, oppure si fa finta di creare occupazione appaltando opere pubbliche che non servono a niente e devastano il territorio.
Solo parole, niente fatti!
La scuola è importantissima, serve a formare i nostri figli. Non possiamo mollare su questa cosa. Ne va del nostro futuro. Governare su una massa di ignoranti sarebbe molto più facile, non diamogli questa soddisfazione!
Un saluto

Anonimo ha detto...

Ooops, rileggendo meglio, l'invito non era per me, ma spero che un lettore in più non possa dispiacerti... :-D

Gallinavecchia ha detto...

@ holamotohd - benvenuta :)

ruben ha detto...

Non ho visto la trasmissione, ma penso sempre al peggio, nonostante molti continuino a ripetere che "la situazione non è poi così male". E MALISSIMO! Cosa aspettiamo prima di fare qualcosa? aspettiamo di affondare definitivamente?
Io vorrei proporre un comitato, un forum di discussione che potrebbe confluire in qualche iniziativa reale ed afficace, per quanto possibile. Anche accendere una piccola fiamma può servire a qualcosa...

Back in the USA ha detto...

Io che ormai lavoro nella scuola da uqsi 20 anni ti assicuro che ho la nausea.
Mentre gli edifici cadono a pezzi e noi ci aggiustiamo come possiamo, solo perchè ci saranno le elezioni comunali qui in Sardegna, riceviamo la visita del Sindaco che promette mari e monti per poi dimenticare , una volta eletto.
Ogni ministro/a cambia le carte in tavola, non si capische con quale criterio e senza nessuna esperienza dietro i banchi, quindi senza sapere dove fa i cambiamenti e cosa producono.
Ora nelle medie propone 5 ore di inglese e fa fuori il francese...
Che tristezza ragazzi.
Mi dispiace per la pulcina che troverà molti cambiamenti, non per il meglio.

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