venerdì 12 dicembre 2008

I giorni del flipper

Sono giorni di corsa, frenetici e insaziabili, di quelli che mentre i piedi escono da sotto il piumone e lentamente tastano il parquet alla ricerca delle pantofole, i pensieri nella testa hanno già iniziato a fare le capriole e rincorrersi a destra e a manca rimbalzando sulle sponde della scatola cranica come le palline del flipper. Di tutto, di più. Atro che agenda e calendario strabuzzanti di scritte e post-it fluorescenti disseminati sulla cappa e sotto le calamite, le cose da fare e da ricordare son talmente tante che non basterebbe un'enciclopedia e se anche ci fosse un maggiordomo a farmi da reminder, di quelli british e imperturbabili che non li scuote nemmeno l'Apocalisse, credo che avrebbe qualche problemino pure lui. C’è la messa in piega per la cena natalizia dell’azienda che non si trova un buco dal parrucchiere nemmeno a piangere e deve quindi essere anticipata sperando che nel frattempo le vagonate di pioggia che stanno cadendo dal cielo non mi trasformino la testa in quella della Medusa. Trovare la stoffa verde per la tunica della pulcina che impersonerà la Speranza alla recita di Natale del catechismo, che del resto non ce n'è mai abbastanza, di speranza of course, che di recite e spettacoli ce ne abbiamo da svendere. Tunica che poi dovrà in qualche modo essere confezionata e visto che la sottoscritta ha delle serie difficoltà anche a ricucire un bottone non mi resta che sperare in un miracolo. Poi c'è il tavolo da prenotare per l'aperitivo con i colleghi, le prove del saggio di danza che manco a farlo apposta si svolgerà lo stesso giorno della recita, ma in luoghi ed orari diversi chiaramente, tanto io e il Galletto non abbiamo niente di meglio da fare che scapicollarci da una parte all'altra della città con pulcina e relativi costumi appresso. La pallina continua a rimbalzare e mi ricordo che devo ancora trovare il regalo per il quasi figlioccio quindicenne che non legge niente ma adora le griffes e devo iniziare a infiocchettare gli altri doni acquistati che giacciono tristi ancora nelle buste dei negozi. E visto che una volta impacchettati dovranno pur essere gentilmente deposti da qualche parte, sarebbe bello riuscire a fare l'albero incastrandolo tra gli scatoloni che ancora adornano il soggiorno o meglio quello stanzone strano che un giorno forse lo sarà. Andare poi a fare questi benedetti raggi alla schiena così finalmente qualcuno mi dirà perché vedo le stelle e prenotare il controllo dentistico della pulcina per prenderle le impronte, che la cara dottoressa ci ha fatto il suo regalo di Natale informandoci che, sì, c'è poco spazio, ci vuole l'apparecchio, non siete felici? Dovrei anche decidere cosa cucinare per Natale, telefonare alla mia amica della montagna e scrivere i biglietti d'auguri, che per me un vecchio biglietto di carta e penna biro vale più di mille essemmesse. Provare il completo da sci alla picci perché ci sta che tanto per far cosa gradita al conto corrente debba essere urgentemente sostituito, anche perché non sarebbe affatto divertente ritrovarsi in montagna con una figlia munita di pantaloni alla pescatora. Devo anche aiutare la pulcina a fare la ricerca per gli scouts, che ora ci si mettono pure loro a far fare le ricerche, Tradizioni Natalizie in Oceania, vabbè, vorrà dire che se un bel giorno trascorreremo il 25 Dicembre tra Sidney e Wellington almeno sapremo che cosa ci aspetta. La pallina continua a rimbalzare e ad ogni ding mi viene in mente un'altra cosa da fare. Simpatico il flipper, per carità, quando hai quindici anni e vuoi fare un po' la spacconcella al bar. Ma ora come ora io gli staccherei volentieri la spina.

7 commenti:

Günther ha detto...

come non comprendere mi piace tanto la definizione di "giorni da flipper" mi sento anche io cosi e di figli ne ho 4, non vedo l'ora che arrivi natale e staccare la spina

Moky in AZ ha detto...

Cosa posso dirti? Mi verrebbe da suggerirti il solito "slow down..." ma quando una e' lanciata giu' per la pista con il bob, non e' che si puo' fermare facilmente, vero? Per me quest'anno e' tutto l'opposto... ma ti capisco...

Mammamsterdam ha detto...

Alors, la tunica della speranza, compra quel nastro adesivo per stoffe che si attacca con il ferro (anni fa lo presi all'IKEA per fare l'orlo alle tende), metti la stoffa piegata in due al rovescio, ci posi sopra una t-shirt o vestitino tunicosa della picci 9controlla prima che le entri, e se è t-shirt, tieni presente se la stoffa della tunica si allarga anch'essa o è rigida, ma insomma, tiri le linee per collo e fianchi, lasci i buchi ampi per le braccia, poi tagli il collo, incolli il nastro, rimetti il tutto al dritto, ci stiri sopra e speri regga.

In alternativa, taglia una tunichetta rettangolare, e con la pinzatrice la fermi, facendo lelle pieghine, che poi lungo gli spacchetti laterali si aprino dando la forma a farfallina al vestito. Che non so cucire per niente, ma dar consigli mi viene benissimo. Se non hai comprato la stoffa, prendi il pannolenci che sta su benissimo e non devi fare gli orli.

La cena di Natale, compra la sfoglia al negozio di pasta all' uovo e fai una lasagnona delle feste senta tiralra tu, che è la cosa più lunga e sporcosa, e un bell'arrosto, che lo condisci, peli le patate e si cuoce da sé. Un bravo salumiere ti riempie di antipastini sfizioni che devi solo mettere in bella vista su piatti e vassoi (non trascurare le varie verdurine sott'olio e sott'aceto, specie quelle dei pacchi di natale).

I vini tanto li sceglie il galletto, così fa pratica per il terzo livello. Digli che a mio avviso il terso è il migliore, ma di cominicare un po'alla volta a leggersi il capitolo in anticipo, che aiuta a ricordare. E cominiciare a memorizzare tutte le doc e le docg.

Un bacio e buon flipper. Ce lo ricordiamo, vero, che il Natale è anche un meritato momento di respiro? All'amica scrivi dopo aver sparecchiato il 24 prima di andare a messa, se ci vai. Così puoi fare il consuntivo delle feste e guardare con più serenità agli auguri per il futuro.

Io perlomeno faccio così.

Anonimo ha detto...

Mamma mia...hai descritto proprio bene la sensazione...pensa che io tornerò in Italia il 20, con una valigia carica di cineserie, che mi sembreranno assolutamente fuori posto in Italia, con tutto da impacchettare, sperando che tutto arrivi integro, e poi in cinque giorni, organizzare cene, e saluti con amici che non vedo da ormai otto mesi...Flipper è la parola giusta!
Auguri!

Francesca Palmas ha detto...

O_O sei wonder woman!!!

marge ha detto...

Spero per te che il tuo flipper sia di quelli moderni che non fanno "TILT"

Gallinavecchia ha detto...

@ Mammamsterdam - quante utilissime dritte.. grazie di cuore :-)

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