lunedì 3 dicembre 2007

Carpe diem

La picci è invitata a teatro domenica pomeriggio. Bella cosa i picci che non son più tanto picci e che iniziano ad avere una loro vita, penso pregustando le ore vuote da riempire con una bella sessione di nullafacenza. Poi mi rabbuio pensando che tra qualche anno forse non la penserò più così, ma per adesso scelgo di accogliere con gioia l’inaspettato tempo a disposizione. Mi immagino già un pomeriggio di divanite acuta in compagnia di tè bollente e dvd quando realizzo che siamo entrati nel mese di Babbo Natale e che forse sarebbe il caso di rendere più fruttuose queste ore di vuoto figliesco capitate così all'improvviso. Che ne dici di andare a comprare i regali per la picci? chiedo al Galletto con sorriso Durban's ed estrema nonchalance. Mio marito non abbocca e mi guarda con orrore. In effetti, andare a fare shopping natalizio durante le domeniche dicembrine è un suicidio, di massa ovviamente. Come dargli torto. Però è forse l'unica occasione che abbiamo per acquistare un po' di cose al riparo dagli occhietti vispi e dalle lunghe antenne della pulcina, che negli ultimi tempi sta diventando più scaltra di una faina. Così, carpe diem, si parte per una full immersion pomeridiana tra negozi e ipermercati. Praticamente, un delirio. Code di auto rivolte tutte verso il medesimo parcheggio, gente che esce con i carrelli stracolmi neanche fosse stata annunciata la terza guerra mondiale, io che non appena varco le porte automatiche mi dimentico immediatamente cosa sto cercando e vengo travolta da centinaia di stimolazioni sensorie, vetrine colorate, canzoncine, pannelli luminosi, offerte speciali e allegre signorine travestite da pirati dei Carabi. Mio marito che cerca disperato di richiamarmi all’ordine e punta dritto allo scaffale che ci interessa con la determinazione di un serial killer. Sorpresa! Il giochino che cercavamo è esaurito e non si sa se ritorna prima di Natale. Esaurito? Beh, pare che l’aggeggio infernale sia uno tra i più gettonati nelle letterine al simpatico vecchietto sulla slitta ed evidentemente c’è chi ha giocato d’anticipo. Passato l’attacco di panico, inizia la caccia al tesoro e nella tragicomicità del momento mi scappa quasi da ridere a vederci così trafelati e affannati saltare da un negozio all’altro. Sembriamo Fantozzi e la Pina. Poi, nonostante non ci si trovi sulla 34esima strada, il miracolo avviene ugualmente e troviamo l'oggetto dei nostri desideri. Sguardi d’intesa, sorrisi estasiati. Quando la commessa mi dà la busta l’afferro come fosse il premio Oscar e mi vien voglia di abbracciarla. Missione compiuta. Torniamo a casa, nascondiamo ben bene il malloppo e ci stravacchiamo sfiniti sul divano, giusto cinque minuti prima che arrivi la pulcina. Che avete fatto di bello mentre ero al teatro? Mah, niente di particolare, un po’ di relax. Perché il mestiere di genitori è fatto anche di questi meravigliosi momenti di relax.

5 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

ah si proprio super relax :)
Mi sembra di vedere me e mia mamma al supermercato un paio di gg fa!

marge ha detto...

Che bello quando i bambini credono a Babbo Natale, fare le cose di nascosto e poi farsi trovare tranquilli sul divano...questa è la parte "magica" del Natale!!!

sonia ha detto...

Io credevo a babbo Natale, ma poi cercavo negli armadi in cerca dei pacchetti. gallina mi raccomando nascondilo bene, meglio se te lo tiene qualcuno in questi giorni. Fuori casa uguale fuori portata della faina!
sonia

Annachiara ha detto...

Nel caso nostro, sono io che vado dritta all'obiettivo come un serial killer...mentre mio marito dinoccola!
Ma siamo lontani anni luce da un invito della picci a teatro!

cocozza ha detto...

In un momento di calma anche per me riesco a leggere le belle cose che scrivi e mi viene in mente quando il mio figliolo più grande era piccolino le corse e le sfaticate per trovare tutti i dinosauri giocattolo che non si erano estinti cosa non abbiamo fatto!speriamo che a qualcosa sia servito:(
ciao cocozza

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