lunedì 30 luglio 2007

Del perché amo la montagna


O del perché la montagna ami me. Perché mi coccoli e mi rassereni come neanche il caldo abbraccio di una madre. Perché mi faccia sentire così piena, colma, di allegria, di energia e di mille cose buone, come una torta ben farcita. Perché mi faccia sempre sentire in pace con me stessa e con il mondo, sazia di complicazioni e predisposta alla più totale tranquillità. Qualcuno mi poneva questa domanda pochi giorni fa, del come sia nato questo amore, totale e ricambiato. La risposta che mi è venuta facile alle labbra è stata semplice, perché ci vado da sempre. Perché le vacanze estive la mia famiglia le ha sempre trascorse in montagna, con solo qualche breve tradimento consumato al mare, e io conservo nel mio cuore ricordi e profumi di giorni spensierati e meravigliosi, verdi e brillanti, circondati da rocce e abeti fitti come la nebbia che li avvolge dopo la pioggia agostana. Sere fresche di maglione sulle spalle e cielo di velluto cosparso da migliaia di stelle che se allunghi un braccio ne puoi rubare una. Ore di sentieri stretti e piedi uno avanti all’altro godendo del semplice buongiorno scambiato con altri montanari, perché in montagna come in nessun altro luogo la buona educazione non la si scorda mai. Chiacchiere intorno al fuoco mentre le braciole sfrigolano e spandono nell’aria il loro aroma e mucche dagli enormi campanacci che curiose ci osservano oltre il recinto. Brividi di freddo dopo il tuffo nelle acque gelide del torrente per pagare pegno e interminabili partite a carte sui tavoli di legno delle malghe perché fuori proprio non si può stare. Un chinotto bevuto al buio in fondo al prato nascosti dalle lenzuola stese mentre intorno infuriano risate e grilli. Tramonti insanguinati e irreali nella quiete della sera mentre le Dolomiti lentamente si colorano di rosa e balzi fugaci di cerbiatti dalla lenta seggiovia, tra macchie di sole e chiazze di mirtilli. Ecco perché la amo. Ecco perché lei ama me.

6 commenti:

fux ha detto...

Ma che foto da poster! Che monte è? Vedi, succede così, che i nomi dei monti si imparano a scuola, ma se non si va a conoocerli di persona, poi non li si sa riconoscere.
Viva la montagna.
Grazie per le visite al mio blog.
Francesca

Gallinavecchia ha detto...

Fux, non so dove si trovi la montagna della foto ma trovandola bellissima, e non volendo fare un torto alle Pale di San Martino se pubblicavo il Sassopiatto o alla Croda Rossa se sceglievo lo Sciliar, l'ho fatta mia. Mi ricorda molto le grandi montagne oltreoceano, dove ho lasciato, anche lì, un pezzettino di cuore.
Grazie anche a te per essere passata dal mio pollaio.
Un bacio.

Anonimo ha detto...

Mi sa che le coincidenze sono diverse: dopo la Maremma, ecco la montagna. Sei mai stata dalle mie parti, nella trentina Val di Sole? Se no, prima o poi facci un salto.
Scommetto che vieni dal New England.

Gallinavecchia ha detto...

Grazie Maurice per le uova che hai deposto. In effetti, benché abbia girato in lungo e in largo le Dolomiti venete e trentine, la Val di Sole manca ancora all'appello, ma cercherò di rimediare.
New England? Magari, sono anni che sogno di andarci.
Contraccambio con piacere l'inserimento tra i miei link :-)
Ah, la spiaggia era quella di Giannella, nei pressi di Porto Santo Stefano.

Anonimo ha detto...

Cara Gallinavecchia,
sono assolutamente d'accordo con te: io provo lo stesso! Sono sempre andata in montagna da quando avevo circa 1 mese. Ora non posso fare a meno di lei. Vado in un paesino chiamato Sagron Mis, che si trova tra Fiera di Primiero e Agordo. Lì con i miei genitori faccio un sacco di bellissime camminate. Ora ho 14-15 anni. E amo la montagna. Solamente lì mi sento a mio agio e tranquilla e, come hai detto te, "mi sento in pace con me stessa e con il mondo". Bellissima la foto... Ciao

Gallinavecchia ha detto...

@ Anonimo - grazie per il tuo commento, ad un post scritto quasi sei anni fa, da una ragazzina che ha quasi l'età di mia figlia, che condivide la mia passione, e che trascorre le vacanze sugli stessi sentieri che percorrevo io alla sua età. I fili della vita si intrecciano componendo dei bellissimi ricami. Grazie davvero.

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