martedì 18 gennaio 2011

Quella sacra mezz'ora

I baci, i saluti. Poi finalmente la porta si chiude e dopo il rumore e le voci che hanno rimbalzato sui muri nell’ultima ora, cade il silenzio. In casa resto solo io. Ancora impigiamata e con i capelli da pazza, ma sola. Il tempo che mi resta non è molto, poco più di mezz’ora prima che anche io debba varcare quella soglia, ma quei minuti li sento sempre speciali, da accarezzare uno ad uno e decidere cosa farne. Dilungarsi un po’ di più sotto il getto corroborante della doccia beandosi del profumo del nuovo docciaschiuma al mandarino o passarci sotto a razzo per concedersi un secondo caffè. Aprire l’armadio e scegliere cosa indossare mentre dalle finestre aperte entra l’aria fredda della mattina insieme ai primi timidi gorgheggi degli uccellini. Decidere cosa scongelare per la cena mentre mi lavo i denti. Accendere il pc per dare un’occhiata alla posta, allineare i sacchetti della differenziata vicino alla porta, preparare il mio packed lunch che mi ricorda tanto quello che mi davano quando studiavo in Inghilterra. Stendere al volo una lavatrice mentre penso a quanto mi piacerebbe tornare al carnevale di Venezia. Mettere a posto il dizionario di francese che la pulcina ha dimenticato in soggiorno, indossare una ballerina e uno stivale per decidere davanti allo specchio quale ci stia meglio con i leggings neri, riflettere sul fatto che quest’anno San Giovanni cadrà di venerdì e si potrebbe anche programmare una gitarella. Quante cose in quella piccola mezz’ora, dove il silenzio mi avvolge e la giornata mi aspetta, dove la mia mente galoppa e tira fuori tutto quello che c’è da fare, per l’adesso, l’oggi, il poi, il domani e il chissà. Guai a chi mi tocca quella mezz’ora. La mia sacra mezz’ora del tutto.

6 commenti:

Simona ha detto...

Guarda gallinavecchia (ma davvero ti posso chiamare così??Pare offensivo), insomma dicevo:ho letto il tuo post e stavo per commentare, poi sono stata distratta dalla didascalia della foto coi polli (adoro!) e ti volevo dire che mi è piaciuta troppo. E' vero, a volte anche il mio blog sembra un grande pollaio, ma bello eh?! Perché sono affezionata alle mie gallinelle :-)
Complimenti e un sorriso :-)
Simo

viola ha detto...

Come ti capisco! E dobbiamo accatastare mille cose in quella mezz'ora! Mentre ne fai una, il cervello ne sta già elaborando un 'altra. Ricorda, solo noi donne siamo capaci di questo. Un uomo non riuscirebbe a sbrigare 1/10 di quello che fai tu.

Gallinavecchia ha detto...

@ Simona - beh, Gallinavecchia è il mio nick, che ormai considero quasi un secondo nome, ma se ti fa meno effetto puoi omettere il vecchia ;))

Anonimo ha detto...

Come scrivi bene...è davvero un piacere leggerti, il tuo è un angolo prezioso in cui ogni tanto faccio capolino. grazie jane

Silvia ha detto...

Grazie a Dio i miei figli sono ancora troppo piccoli per capire! Certo che se andiamo avanti così mi immagino cosa potrà succedere tra 10 o 15 anni! A volte sogno che possano studiare e vivere all'estero, magari a Parigi...
a Parigi? No, per carità in Francia no! Carlà & signore proprio non li reggo!
Ciao! Silvia, sr.

Silvia ha detto...

Scusa, ma il mio commento precedente è per il tuo post successivo!
Silvia, sr.

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