mercoledì 12 gennaio 2011

Anno nuovo (vita nuova)

Stavolta credo sia proprio il caso di dirlo, anno nuovo vita nuova. Dopo circa dieci anni di giornate lavorative che terminavano nel primo pomeriggio, i giorni del full time quasi non li ricordavo neppure più, relegati ad una vita precedente, quasi dimenticata, anche se sapevo che prima o poi si sarebbero riaffacciati alla mia porta. Cucù, siamo tornati, che ne dici di ricominciare a darci dentro? Come se in realtà in tutti questi anni di part time non avessi comunque continuato a darci dentro lo stesso a tempo pieno: uscire dall’ufficio, dritta in Vicolo Corto senza neppure passare dal via, e avanti sino a sera, notte, spesso inoltrata, indossando a rotazione i panni della lavandaia, cuoca, infermiera, animatrice di feste danzanti, traduttrice bimbesco-italiano italiano-bimbesco, domatrice di jene, centralinista, Mary Poppins, giardiniera, maga e soprattutto mamma. Anche se c’era chi pensava che stessi a pomeriggi interi sul divano a limarmi le unghie. Ma questa credo sia un’altra storia, scritta nel destino di ogni donna. Così, da questo duemilaundici, ricomincio a darci dentro professionalmente. Ancora non del tutto, che per fortuna gli ormeggi hanno retto bene e sono riuscita a mantenermi all’ancora quel tanto che basta; diciamo che tra quello orizzontale e quello verticale il mio part time è praticamente diventato un cruciverba, ma alcuni pomeriggi per vestire i panni della colf, della prof di francese o della fattucchiera mi sono rimasti. Naturalmente sarà ancora più difficile riuscire ad incastrarci tutto, ma la cosa buffa è che anziché deprimermi o mettermi ansia, questa novità mi stimola parecchio. Probabilmente è pura incoscienza, o forse senilità, e sicuramente tra non molto inizierò ad arrancare come un ciclista sul Pordoi, ma adesso è tutto un programmare, progettare, fare e disfare, pensare a mille cose insieme. Ho già riempito il calendario di annotazioni e memo assortiti, e meno male che è quello nuovo con lo spazio dei giorni più grande. Ma ho voglia che questo minor tempo a disposizione sia più bello, più ricco, più intenso. Anche se la storia della qualità e della quantità non mi ha mai convinta, cercherò di capire se c’è del vero. E se c’è, ne farò tesoro.

5 commenti:

sonia ha detto...

Io ho iniziato l'anno infilando due passatempi nuovi, che il mio quasi-non-part-time ha degli orari talmente strani da lasciarmi libere molte mattine! Certo qualche ora di lavoro in più l'accetterei volentieri e stringerei i miei hobby, ma vediamo.

- detta così sembra che faccio il portiere di notte! -

Juliaset ha detto...

Ti capisco, eccome se ti capisco...Un abbraccio solidale e Buon 2011!

viola ha detto...

Ciao carissima, mi fai da apripista! A giugno, dopo sigh sigh 22 anni di part time tornerò a lavorare full time. Già ora non mi basta mai il tempo per fare tutto quello che devo e quello che amo fare, figuriamoci dopo!!! Un abbraccio SOLIDALE!!!

Unknown ha detto...

Un abbraccio. Buon anno!

PaolaFrancy ha detto...

cara...l' importante è che per sia una cosa positiva! spesso non conta quanto siano difficili i percorsi, bensì lo spirito con cui li prendiamo!

ti auguro tante cose belle per questo anno già pieno di novità.
un abbraccio, paola

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